Tratto da Peacelink
Abrogazione del decreto- legge n. 207/2012, detto Salva ILVA ma applicabile ad altri casi
Salvate Taranto, salvate l’Italia! Approvate questa legge di un solo articolo!
Il
Governo Monti, con il D.L. n. 207, ha trasfuso in una legge l'AIA
rilasciata all'Ilva di Taranto. Se questa legge non sarà abrogata,
basterà un'AIA riesaminata dal Ministro dell'Ambiente per vietare ai
giudici di tutta Italia di fare tutto il necessario per salvaguardare la
salute (il 9 aprile la Consulta si pronuncerà sulla violazione di ben
17 articoli della Costituzione, evidenziata dal GIP di Taranto).
6 aprile 2013 - Fulvia Gravame
Articolo 1 Abrogazione della legge 231 del 2012
Il decreto legge 3 dicembre 2012, n.
207, pubblicato sulla G.U. 03.01.2013, convertito nella legge 24
dicembre 2012, n. 231, è abrogato con effetto immediato.
Si dispone la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana secondo le disposizioni di legge.
Relazione
Si ritiene errato l’intero impianto
della legge n° 231 del 2012, che ha dato la possibilità di trasfondere
in una legge l'AIA, l'Autorizzazione Integrata Ambientale di competenza
del Ministro dell'Ambiente (in particolare, l'Autorizzazione rilasciata
allO stabilimento Ilva di Taranto, aggiornata a ottobre), per porre nel
nulla gli eventuali sequestri cautelari disposti dalla Magistratura. Se
se ne propone quindi l'abrogazione, per i seguenti motivi:
1) Il decreto legge n. 207,
approvato in tutta fretta e convertio in legge alla Vigilia di Natale,
ha la finalità di conferire forza di legge ad un atto amministrativo –
il riesame dell’Autorizzazione Integrata Ambientale, prima parte, dato
ad ottobre 2012 – nel mentre la magistratura di Taranto stava svolgendo un’indagine penale per reati che presuppongono un pericolo a carico di un numero significativo di persone,
a causa del comportamento umano. Infatti, alcuni membri della famiglia
Riva e della dirigenza dell’ILVA di Taranto, sono indagati per i
seguenti reati: disastro ambientale, avvelenamento di sostanze
alimentari, omissione intenzionale di cautele per la sicurezza dei
luoghi di lavoro, danneggiamenti di pubblici edifici e getto e
immissione di sostanze dannose nell’atmosfera;
2) Il Giudice per le Indagini
Preliminari sta agendo sulla base dei risultati dell’incidente
probatorio – due perizie, una chimica e una epidemiologica, depositate a
marzo 2012 - che hanno dimostrato la gravità dell’inquinamento
provocato dal siderurgico e i danni alla salute dei tarantini, in modo
particolare dei cittadini che abitano in tre quartieri della città; gli
indagati non hanno depositato alcuna perizia in occasione dell'incidente
probatorio del 17 marzo 2012i;
3) In riferimento ai sequestri disposti
dalla Magistratura di Taranto, contestati dai legali dell’ILVA (in
merito alle istanze di “sequestro preventivo delle aree e degli impianti
dello stabilimento Ilva di Taranto” e di “sequestro preventivo del
prodotto finito e/o semilavorato dell’attività del medesimo stabilimento
siderurgico”), il primo è stato reso inefficace dall'intervento del
decreto-legge 207;il secondo (il sequestro di un milione e 700mila
tonnellate di merci Ilva) è ancora in atto.
Il GIP ha deciso l’invio degli atti alla Corte Costituzionale “per la risoluzione delle questioni di legittimità costituzionale” degli articoli 1 e 3 della legge 231 del 24 dicembre scorso “per contrasto con gli articoli 2, 3, 9, 24, 25, 27, 32, 41, 101, 102, 103, 104, 107, 111, 112, 113 e 117 della Costituzione”;
4) Il decreto-legge 3 dicembre 2012, n.
207, convertito in legge 24 dicembre 2012, n. 231, si applica “in caso
di crisi di stabilimenti industriali di interesse strategico nazionale”
in base all’articolo 1; il testo del decreto legge approvato per Taranto
si è in tal modo trasformato in una licenza di inquinare, adottando
condotte previste come reati, a vantaggio di grandi stabilimenti
produttivi insediati in qualunque zona del territorio italiano.
Di
conseguenza, si rende necessario intervenire urgentemente per impedire
ulteriori danni significativi all’ambiente e alla salute in tutta Italia!
Note: Un approfondimento sulla legge n° 231 del 2012.
http://www.peacelink.it/ecologia/a/37923.html
Allegati
- Testo del D.L. 207-2012 (convertito in legge 231) (121 Kb - Formato pdf)
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