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30 maggio 2013

La Spezia:Ambiente e salute, la centrale accende il dibattito

  Tratto da Città di La Spezia.com

Ambiente e salute, la centrale accende il dibattito

...."Non è la qualità dell'aria - ha spiegato la dottoressa Soggiu - a creare preoccupazione, ma semmai l'accumulo al suolo e negli organismi di particelle microinquinanti, che possono rappresentare un pericolo con il loro ingresso nella catena alimentare".

Il confronto è proseguito sino al momento in cui
Salvatore Bargabagallo, presidente dell'Ordine dei medici spezzino, è salito sul palco. "I dati non hanno chiarito le idee all'opinione pubblica - ha detto -. Quello che è certo è che la combustione dei combustibili fossili è nociva per al salute. Quanto? 
 ......Come Ordine dei medici abbiamo chiesto al Comune di inserire nella procedura di rilascio dell'Aia la riduzione dell'utilizzo del gruppo a carbone. Crediamo infatti che dopo cinquant'anni di attività l'azienda possa dimostrare un po' più di riguardo nei confronti della città"......
Per il comitato
'Spezia via dal carbone' ha preso la parola Daniela Patrucco, invitando gli esperti presenti a valutare l'ipotesi di fare della scuola di Fossamastra, a pochi metri dal molo di scarico del carbone della centrale, un caso di studio, anche solo per valutare l'ipotesi di spostare la scuola.Speravamo che il dibattito fosse finalizzato a comprendere meglio cosa fare per il rilascio dell'Aia, e in ogni caso quella di oggi è una iniziativa tardiva. Aggiungo che il monitoraggio deve essere fatto su tutte le malattie correlate all'ambiente, non solamente su alcune forme tumorali. Occorre una valutazione dell'impatto sanitario, secondo il principio di precauzione, onde evitare, e spero proprio che non accada, di trovarci tra vent'anni a parlare delle malattie indotte dalla combustione del carbone, come oggi facciamo con quelle causate dall'amianto.
La situazione che si è creata non è colpa di nessuno, ma responsabilità di tutti. Citando Einstein: non possiamo risolvere i problemi - ha concluso Patrucco - nello stesso modo in cui sono stati creati".
Il dottor Giovanni Marsili, dell'Iss, ha anticipato un paio di richieste che saranno inserite nella procedura di rilascio dell'Aia, derivanti dalle conclusioni raggiunte con lo studio commissionato dal Comune: "Chiederemo una rete di studio delle deposizioni per valutare al meglio l'impatto dei microinquinanti sul suolo e sulla salute. .......
La chiusura è stata affidata al dottor Paolo Bruzzi, epidemiologo, che ha spiegato come un monitoraggio su una popolazione con numeri piccoli può fornire dati non solidi, non significativi e manipolabili. "L'epidemiologia è una disciplina grossolana, che non va utilizzata per proteggere la salute, ma a scopo di ricerca e di conferma a posteriori. La vera prevenzione è agire sulle fonti di inquinamento e sull'esposizione".
 ......Il lavoro da fare per avere un quadro preciso della realtà è ancora molto, e quel che è certo è che tra pochi giorni si compirà uno dei passi fondamentali per il rilascio dell'Aia a quella centrale che tutti, al di là delle opinioni scientifiche, politiche e occupazionali, vorrebbero vedere quanto meno alimentata esclusivamente a metano. Tutti tranne Enel.

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