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16 maggio 2013

WWF «L'ambiente è un valore da inserire in Costituzione»

Tratto da Greenreport
L'appello del Wwf al Governo

«L'ambiente è un valore da inserire in Costituzione»

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«Inserire l'ambiente tra i principi fondamentali della Costituzione italiana, nell'articolo 9 accanto al paesaggio e  ai beni culturali non solo per rafforzarne la tutela ma per rilanciare la sfida della sostenibilità al centro dell'agenda politica ed economica di questo e dei futuri Governi. 



Perché per fronteggiare in maniera equa ed efficace la crisi economica, ambientale e sociale del Paese, occorre necessariamente legare lo sviluppo economico alle politiche di tutela e conservazione della Natura e del capitale naturale, ripensando il Pil, i bilanci aziendali e i redditi, anche in virtù di una contabilità ecologica ..»
E' l'appello che il Wwf ha presentato oggi al Ministro dell'ambiente Andrea Orlando, durante la conferenza stampa di presentazione della Campagna Oasi Wwf 2013 e ribadito dal video-appello dei suoi quattro saggi: Edo Ronchi, Gianfranco Amendola, Mario Tozzi e  Fulco Pratesi.

Dante Caserta, presidente del Wwf Italia, ha detto: «Al nuovo ministro dell'ambiente, Andrea Orlando, a cui facciamo i nostri migliori auguri per il suo impegnativo incarico, diciamo che dedicarsi all'ambiente significa mettere in gioco le proprie competenze e la propria passione .In questo senso il Wwf mette a disposizione la sua esperienza partendo dal sistema delle Oasi, che rappresentano non solo uno dei modelli più efficaci della conservazione della natura in Italia, ma anche uno degli esempi più importanti di sensibilizzazione ed educazione ambientale oltre che di economia sostenibile, che uniscono tutela, identità dei territori, opportunità economiche. 
Il Wwf chiede dunque al Ministro Orlando di farsi  portavoce  di questo mondo di valori all'interno del Governo, a partire dall'inserimento dell'ambiente nella Costituzione italiana, con l'auspicio che l'Esecutivo si dimostri capace di larghe intese anche in questo campo, da cui dipende saldamente il futuro di noi tutti».
Orlando, ha approfittato dell'occasione per «Affrontare il tema "rifiuti", al di là delle vicende di prospettiva», ricordando che il suo ministero «Dovrà affrontare una serie di emergenze che rischiano di diventare esplosive in tre-quattro mesi».....
L'eredità che ha ricevuto il neo-ministro, e prima di lui Corrado Clini, è gravosa: «Il ministero dell'Ambiente ha da solo 34 procedure di infrazione, pari ad un terzo di quelle di tutta l'Italia,   e se riuscissimo a ridurle e a riallineare il nostro Paese alle indicazioni dell'Ue sarebbe un buon successo. Per affrontare queste emergenze gli interlocutori sono le Regioni».
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Gaetano Benedetto, direttore delle politiche Ambientali del Wwf Italia   ha ricordato al ministro che «La priorità del valore costituzionale della tutela ambientale  è oggi sancita da numerose sentenze,  ma troppo spesso negata nei fatti, nelle scelte politiche ed amministrative, nelle procedure di autorizzazione e di pianificazione settoriale. 
Occorre rilanciare il principio della tutela ambientale legandolo inscindibilmente, come indicato da Nazioni Unite, Ocse e Unione Europea, ai processi economici e quindi al rinnovamento dei processi produttivi ed al superamento dell'attuale crisi. 
Per fare questo è necessario aumentare l'attenzione delle Istituzioni sui temi ambientali, troppo spesso condizionate da una politica che non considera l'ambiente come
un'opportunità ma come un vincolo che impedirebbe uno sviluppo concepito in modo vecchio, poiché insostenibile e dannoso  per le future generazioni».


Il Wwf vuole riproporre questo dibattito «Partendo dal pieno riconoscimento costituzionale delle tematiche ambientali che, come ribadito più volte dalla Corte Costituzionale e dalla Corte di Cassazione mediante il duplice riferimento alla tutela del Paesaggio (art. 9) e della salute (art. 32), vanno affrontate nella loro unitarietà e nella loro inscindibile relazione, anche economica,  con tutti gli aspetti della vita.

 Un esplicito e diretto riferimento nei principi fondamentali della Costituzione, infatti, rafforzerebbe l'autonomia della tutela ambientale e consentirebbe la definizione del bene giuridico da proteggere attraverso una adeguata normativa penale totalmente assente nel nostro ordinamento. 

Riconoscere l'ambiente come uno dei valori fondanti della Repubblica Italiana, rendere tracciabile l'uso e il consumo delle risorse naturali (acqua, suolo, biodiversità ecc.) e la trasformazione degli ecosistemi attraverso la cosiddetta contabilità ecologica, far sentire il peso nelle attività economiche e produttive e lo straordinario valore per il nostro benessere del capitale naturale, sono tutte azioni che risponderebbero a quanto già definito in ambito internazionale da organizzazioni come l'Onu, con la definizione del Sistema integrato di contabilità economica ed ambientale (Seea), l'Ocse, l'Agenzia europea per l'ambiente, l'Eurostat e, in Italia, dall'Istat e da organizzazioni non governative come il Club di Roma e il Wwf». Leggi l'articolo integrale su  Greenreport

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