Tratto da Greenpeace
L’impatto sanitario delle centrali a carbone europee
Le centrali a carbone sono killer silenziosi. Distribuite in tutta
Europa, emettono milioni di tonnellate di gas tossici e polveri.
I prodotti di queste emissioni penetrano nei polmoni e nel sangue delle persone e concorrono all’insorgenza (o ne amplificano la portata) di patologie respiratorie, attacchi d’asma, attacchi cardiaci, cancro ai polmoni e altre malattie. Benché non leggerete mai di una sola singola morte certificata per “inquinamento atmosferico”, l’aria che respiriamo può causare danni reali e gravi e può uccidere.
I prodotti di queste emissioni penetrano nei polmoni e nel sangue delle persone e concorrono all’insorgenza (o ne amplificano la portata) di patologie respiratorie, attacchi d’asma, attacchi cardiaci, cancro ai polmoni e altre malattie. Benché non leggerete mai di una sola singola morte certificata per “inquinamento atmosferico”, l’aria che respiriamo può causare danni reali e gravi e può uccidere.
In questa pubblicazione esponiamo l'impatto sanitario e ambientale
delle centrali a carbone attualmente operative in Europa e analizziamo
gli impatti di quelle in costruzione o progettazione.
Tutti i dati sono tratti da un'indagine realizzata su nostra commissione dall'Università di Stoccarda.
LE CENTRALI A CARBONE
KILLER SILENZIOSI
KILLER SILENZIOSI
300 LE CENTRALI A CARBONE
OPERANTI OGGI IN EUROPA● Producono 1/4 dell’energia elettrica consumata nell’UE; emettono il 70% degli ossidi di zolfo e più del 40% degli ossidi di azoto provenienti dal settore elettrico; il 50% circa di tutte le
emissioni industriali di mercurio, 1/3 di quelle di arsenico e 1/4 delle emissioni europee di CO2.
● 22.300 morti premature, 240.000 anni di vita e 5 milioni di giornate lavorative perse ogni anno per il carbone bruciato nelle centrali europee. Le quattro peggiori compagnie europee per
impatti sanitari sono PGE (polacca), RWE (tedesca), Vattenfall (svedese), PPC (greca).
● 22 milioni di sigarette al giorno fumate dai cittadini UE: questo l’impatto sanitario equivalente delle centrali a carbone europee.
● 11% - l’aumento del consumo di carbone registrato tra il 2009 e il 2012 a livello europeo: equivale a un incremento dei danni sanitari nell’ordine di più di 1.000 casi di morte prematura ogni anno.
IN ITALIA
● In Italia secondo queste stime, sono 521 le morti premature, 5.560 gli anni di vita e 117.000 le giornate lavorative perse ogni anno per il carbone bruciato nelle centrali.
● Enel è la quinta peggiore compagnia per impatti sanitari, a livello europeo: 11.660 anni di vita persi ogni anno (il dato include gli impatti sanitari delle centrali a carbone della Slovenské
Elektrárne, che Enel controlla per il 66%).
INFOGRAFICA Come ci ammaliamo di carbone
52 NUOVI PROGETTI DI CENTRALI A CARBONE IN EUROPA
(15 attualmente in costruzione e 37 in fase di progettazione)
● 32.000 anni di vita persi: è l’impatto sanitario equivalente, su base annua, delle 52 centrali previste. Enel è la quarta peggior compagnia europea per gli impatti sanitari che si avrebbero
dalle centrali che si vanno realizzando o progettando. Le prime tre sono RWE, PGE e PPC.
● 1,3 milioni di anni di vita: questo il totale degli impatti che causerebbero questi impianti se, una volta realizzati, operassero per 40 anni (ciclo di vita intero di una centrale a carbone).
● 7%, l’incremento delle emissioni nell’UE: 52 nuove centrali emetterebbero un quantitativo aggiuntivo di CO2 equivalente circa a tutte le emissioni della Spagna.
ESPOSIZIONE AL CARBONE, PARTICOLATO E INCIDENTI STRADALI
● Oltre il 90% della popolazione urbana europea è esposta a livelli di concentrazione di particolato fine (PM2.5) e ozono, superiori ai limiti previsti dall’Organizzazione Mondiale per la Sanità.
● In Europa muoiono ogni anno 34.500 persone per incidenti stradali, mentre 22.300 sono le morti premature legate al carbone. In Polonia la proporzione è invertita: 5.358 i morti per il carbone, mentre 4.572 quelli per incidenti stradali. In Germania sono 3.456 i morti per carbone e 4.152 quelli per incidenti stradali. Il dato della Bulgaria è singolare: 2.723 per il carbone e 901 per incidenti stradali.
Link al RAPPORTO “Silent Killers "
INFOGRAFICA Come ci ammaliamo di carbone
SCHEDA I numeri del rapporto
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ALTRO CHE un astratto fattore di rischio......come qualcuno vorrebbe farci credere Le sottostanti immagini mettono in evidenza dei rischi molto concreti per la nostra salute ...... Rischi ormai scientificamente provati da Studi Medici Internazionali ......
Le prime immagini sono tratte da 'Silent Killers'di Greenpeace , le ultime dieci sono tratte da Facebook del Dott. Giovanni Ghirga Medico Isde
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LE ALTERNATIVE ...............ESISTONO
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