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06 giugno 2013

1)La Campania dei veleni: ecco come avere un registro tumori 2) A proposito di Bossarino e dei fanghi napoletani

La Campania dei veleni: ecco come avere un registro tumori a costo (quasi) zero per le istituzioni

Giugliano, Villaricca, Mugnano, Melito, Marano, Qualiano, giù verso le coste di Pozzuoli. Milioni di abitanti, un'area che fino a qualche decennio fa era conosciuta per la salubrità dell'aria e la qualità dei prodotti agricoli. Tutto distrutto nel giro di vent'anni. Da quando le campagne sono diventate comodo sversatoio abusivo per i rifiuti industriali di tutta Italia.
Napoli Nord e Caserta Sud: un'area dove, paradossalmente, non esiste ancora alcun registro tumori ufficiale, che mostri la correlazione fra patologie tumorali e presenza di rifiuti tossici. Prima il governo Monti e poi la Corte Costituzionale hanno bocciato l'istituzione del registro perché in contraddizione con il piano di rientro sanitario previsto per la Regione Campania. Tradotto: non si possono adoperare nuovi mezzi e nuovo personale (e quindi nuovi costi) per istituire il registro.  
Nasce così l'idea di “farlo in casa”.
 Leggi «IL REGISTRO TUMORI CE LO FACCIAMO DA SOLI»

registro tumori
L'obiettivo è quello di fare rete, creare una mappatura quanto più dettagliata dell'area per poi procedere alla correlazione con l'emergere e il diffondersi delle patologie tumorali.


 I medici di famiglia, in tal senso, sono i primi a trovarsi di fronte all'evidenza dei fatti: «Nel mio distretto – dice Luigi Costanzo, medico che opera a Frattamaggiore le richieste di esenzione dal ticket su codice 048 per le cure ospedaliere sono aumentate del 300 percento». Il codice 048 è quello che indica, appunto, la presenza di un tumore. Dal 2008 al 2012 queste richieste sono passate da 136 a 420: «Non dimostra nulla ufficialmente – dice Costanzo – ma è un dato da cui partire.
In quest'ottica si inserisce il progetto promosso dalla Co.Me.F, la Cooperativa dei Medici di Famiglia, presieduta dal dottor Aniello Cecere: «Già nel 2006 noi conducemmo uno studio sull'incidenza dei tumori a Giugliano – afferma Cecere – i risultati parlano chiaro: la concentrazione è molto alta nella zona centrale della città». Dati che sono stati reperiti in proprio, per l'inerzia delle istituzioni che ancora non hanno certificato con “bollino” l'ufficialità di queste ricerche.
Eppure proprio queste esperienze dimostrano un dato evidente: creare un registro tumori a costi minimi per gli enti locali è possibile. Le spese maggiori verrebbero, difatti, sostenute dai promotori del progetto, che utlizzano, peraltro, strumentazione e personale già esistente, senza il fardello di nuove strutture e nuove figure professionali da istituire a costi altissimi per la collettività. 
Servizio di Enrico Nocera   

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Leggi su UOMINI LIBERI
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Scritto da Marco Caviglione, consigliere Provinciale   
  
Tratto da Uomini Liberi

Scritto da ALESSANDRO FOFFI e ANDREA GHIAZZA da il Segnonwes
 
 

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