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18 giugno 2013

MOSTRA FOTOGRAFICA A GENOVA DI GREENPEACE : CARBONE PULITO ? UNA SPORCA BUGIA



 IERI 18 giugno è stata inaugurata la mostra fotografica di Greenpeace  .
  "CARBONE PULITO? UNA SPORCA BUGIA".


La mostra sarà visitabile fino al 30 giugno 2013 tutti i giorni durante gli orari di apertura della biblioteca, dal lunedì al sabato dalle ore 8.30 alle 19, martedì e mercoledì dalle 8.30 alle 22.

In tutto il mondo, Greenpeace è impegnata in attività contro l’apertura di nuove centrali a carbone e nel denunciare i danni causati dall'uso del carbone come fonte di energia:
i gravi impatti non si devono solo alle emissioni di gas serra, ma comprendono anche la deforestazione e la distruzione di interi ecosistemi per le miniere, la contaminazione di suoli e di acque superficiali di falda, la violazione di diritti umani sia dei lavoratori che delle comunità che vivono nei pressi delle miniere di estrazione del carbone, i prodotti di scarto delle lavorazioni che veicolano nell’ambiente composti tossici come mercurio e arsenico.
Carbone pulito? Una sporca bugia: mostra di Greenpeace alla Berio

All'inaugurazione e' intervenuto Valerio Gennaro, medico epidemiologo dell'associazione Medici per l'Ambiente (ISDE Italia), che affronta un tema centrale nella campagna per fermare l'uso del carbone come fonte energetica: l'impatto sulla salute pubblica.
Il carbone è uno dei nemici più pericolosi per il clima del Pianeta e la nostra salute.  E, ancor più, le emissioni inquinanti delle ciminiere delle centrali, che sprigionano in atmosfera gas acidi, fuliggini, polveri sottili e metalli pesanti con gravi danni per la salute umana. Dalle sole emissioni in atmosfera – secondo un recente studio dell'Università di Stoccarda commissionato da Greenpeace – si registrano ogni anno, in Europa, circa 22mila casi di morte prematura: più di due ogni ora.



Potrebbe interessarti: http://www.genovatoday.it/eventi/mostre/carbone-greenpeace-berio.html
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Tratto da  Rsi.ch

Centrali a carbone sotto accusa

In Europa causano costi alla sanità per 42 miliardi l'anno

Le centrali a carbone, che in Europa producono un quarto dell’energia elettrica, causano: costi sanitari annui per 42,8 miliardi di euro, 18’200 decessi prematuri, circa 8’500 nuovi casi di bronchiti croniche e oltre 4 milioni di giornate di lavoro perse.
La denuncia è contenuta nell'ultimo rapporto dell'organizzazione internazionale "Health and Environment Alliance", che riunisce più di 70 associazioni di medici, pazienti e assicurazioni sanitarie senza scopi di lucro.
Cifre importanti, che si spiegano con il fatto che gli inquinanti prodotti dal carbone, dal particolato all'anidride solforosa e agli ossidi di azoto (questi ultimi precursori dell'ozono), possono viaggiare a lunga distanza provocando a lungo termine malattie respiratorie croniche, tumore ai polmoni e problemi cardiovascolari, in particolare nel caso di soggetti sensibili come vecchi e bambini.

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