1) Ilvagate: tremano i Palazzi del potere tarantino e pugliese 2)Disastri ambientali, dal 2100 faranno sempre più vittime.

                Tratto da  Cosmopolismedia

Ilvagate: tremano i Palazzi del potere tarantino e pugliese

Le indagini della Procura tarantina, relative all'inchiesta "Ambiente svenduto", sarebbe vicine alla conclusione

L'Inchiesta della Procura tarantina, denominata “Ambiente svenduto”, potrebbe rivelare clamorose novità nei prossimi giorni. Secondo alcune indiscrezioni, il lavoro degli inquirenti sarebbe in dirittura d'arrivo.

  Il perverso intreccio, sapientemente costruito dalla famiglia Riva, con ampi settori della politica e del giornalismo locale, prefigurerebbe ulteriori retroscena. 

A tremare, ancora una volta, sono i palazzi del potere tarantino e pugliese. E' il secondo atto di Ilvagate. Quello definitivo, giurano in molti. Conseguire denaro in cambio di morte e malattia. 

La storia moderna di Taranto è stata, sostanzialmente, uno sporco e reiterato inganno.

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Tratto da Tuttogreen

Disastri ambientali: dal 2100 faranno sempre più vittime.

Ormai non ci sono più dubbi: se l’uomo continuerà a maltrattare l’ambiente modificando profondamente i suoi equilibri, i prossimi decenni saranno costellati di calamità naturali sempre più catastrofiche. 
 E non è tutto: stando alla recente relazione presentata dalle Nazioni Unite e dalla Banca Mondiale, le perdite globali connesse ai cambiamenti climatici e cataclismi (terremoti, tsunami, alluvioni, ondate di calore) potrebbero triplicare arrivando a fare danni per185 miliardi di dollari entro il 2100.
Già nel 2011 l’ONU ha calcolato che le perdite economiche causate dalle calamità naturali hanno segnato il record negativo di 286 miliardi di euro, con 302 eventi classificati come ‘catastrofici’ che sono costati la vita ad oltre 29.500 persone in tutto il Mondo. E come se non bastasse, altre 260 milioni di persone hanno subito direttamente gli effetti di tali eventi......

Il futuro dell’umanità è appeso al solito, esile, filo e in effetti si comincia a parlare più di come ‘limitare i danni’ che di come ‘scongiurarli’. 

 Il punto è che di questo passo, un giorno non troppo lontano, la conta delle vittime potrebbe diventare veramente infinita.
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