Tratto da Il Corriere della Sera
L'Avvocato dello Stato, il magistrato e lo 007.
Per questa sua competenza era stato incaricato dal ministro dell'Ambiente, sul finire del 2006, di coordinare l'attività amministrativa di riparazione ambientale con le più rilevanti iniziative giudiziarie in tutto il territorio nazionale in applicazione del principio «chi inquina paga».
A carico dei responsabili, ha fatto recuperare all'incirca altri 200 milioni di euro, con cui cominciare a finanziare gli interventi di messa in sicurezza nei siti di Napoli-orientale, Brindisi, Augusta-Priolo .
È evidente che questo nuovo modo di affrontare le questioni ambientali, presentando direttamente il conto agli inquinatori, ha incontrato ostacoli e resistenze, fino a quando, con il governo Monti, la sua collaborazione non è stata più richiesta e di conseguenza mai più concluse le intese in corso per finanziare il completamento delle bonifiche.
Su un altro versante Manuela Fasolato, autrice di rilevanti inchieste sui crimini ambientali in Polesine negli ultimi 15 anni in qualità di sostituto procuratore presso il tribunale di Rovigo, si è vista sottoporre ad ispezione ordinata dal ministro della giustizia Alfano e a procedimento disciplinare, tuttora in corso, davanti al Csm.
Attualmente Fasolato sostiene l'accusa nel dibattimento per i reati connessi alla riconversione a carbone della Centrale Enel di Porto Tolle.....
Oggi emergono, però, gli esiti di un'indagine penale che suscita interrogativi più inquietanti, collegando proprio le sorti dei due funzionari dello Stato che avevano lavorato insieme.......
È stato così accertato che nel giugno del 2007 Ettore Mantovan, funzionario di polizia in forza ai servizi segreti Aisi, si è presentato a casa di un collaboratore dell'avvocato Schiesaro per riferirgli che gli stessi Servizi erano molto interessati all'esito di due procedimenti penali, allora in fase di indagini, affidati al pm di Rovigo Fasolato, ed in cui l'Avvocato dello Stato difendeva il ministero dell'Ambiente.
I procedimenti riguardavano la costruzione dell'impianto di rigassificazione a Porto Viro (Ro) e la riconversione della centrale Enel di Porto Tolle (Ro): due importanti interventi industriali, che avrebbero dovuto essere realizzati nelle aree naturalistiche del Parco del Delta del Po.........
Lo stesso funzionario dei servizi aveva, poi, assunto informazioni per conto dei suoi superiori, anche sugli interventi di riconversione della centrale Enel, sulla composizione della Commissione provinciale Via e sugli studi svolti dal consulente della procura di Rovigo, dottor Scarselli, che avevano smentito i risultati tranquillizzanti sui possibili effetti sulla salute umana che sarebbero derivati da quel progetto di riconversione a carbone.......
Gabanelli Milena
Leggetevi il testo integrale della Gabanelli su "Il Corriere della Sera"
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