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04 luglio 2013

"Se 51 anni (di carbone) son troppo pochi, provate voi a respirar"

Tratto da Città della Spezia .com

Domenichini (Rifondazione): "Se 51 anni (di carbone) son troppo pochi, provate voi a respirar".


La Spezia - "Mi perdoneranno mai le mondine di Novellara per l'ardire? Questo significa Enel alla Spezia, un impianto enorme, partito da 1800 MW di potenza, oggi a 1200 (di cui 640 a gas pressoché inutilizzati, il resto, neanche a dirlo, ancora a carbone), ed una storia di una provincia, dei suoi lavoratori nel ventre caldo delle sue caldaie, dei suoi abitanti nei quartieri limitrofi del levante di quel Golfo ......
Così le emissioni dell'unica ciminiera rimasta della “Eugenio Montale”, simboleggia l'ennesimo ricatto ambiente-lavoro, il tradimento democratico di un referendum dimenticato". Così William Domenichini, responsabile provinciale Ambiente e beni comuni di Rifondazione comunista della Spezia, interviene nella vicenda del rilascio dell'Aia alla centrale termoelettrica spezzina. 
"Ciminiere, bastano pochi sbuffi d'emissioni, penduli da un'autorizzazione integrata ambientale, sul delirio del mare. Oltraggio per oltraggio, la richiesta di AIA risale al 2007, ed in questi 6 anni la centrale ha continuato a funzionare senza alcuna limitazione, se non l’osservazione della norma. Il 7 giugno scorso si è tenuta la Conferenza dei Servizi per la discussione sul rilascio dell’AIA ed il documento approvato consentirà che nella centrale permanga prevalente uso del carbone per altri 8 anni.

Il sindaco spezzino Federici, invece di rilasciare, nel pieno della sua autorità sanitaria, un parere sanitario prescrittivo per la salute pubblica, da recepire in Conferenza dei Servizi AIA, esulta, forse pensando ad un nuovo polo commerciale nelle aree limitrofe all' ENEL, previsto nel piano generale di sviluppo 2013-2017. Ma che l'amministrazione in tema energetico abbiano idee confuse è dimostrato, ritenendo un risultato la riduzione del 14% delle emissioni entro il 2020, quando la direttiva UE impone il 20%.

C'erano i presupposti per “batter i pugni sui tavoli”. Riconoscimento il luogo in cui sorge la centrale, nel cuore di una provincia, valutare le alternative, applicare Migliori Tecnologie Disponibili, monitorare adeguatamente e fare un'indagine epidemiologica sulle incidenze sanitarie, in una provincia dei record tumorali. 
Niente di tutto questo....Qui l'articolo integrale

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