Tratto da Albenga Corsara
Savona, M5S Camera: l’AIA di Tirreno Power non rispetta la normativa.
I deputati liguri del MoVimento 5 Stelle hanno depositato alla Camera un’interrogazione, a prima firma Matteo Mantero, sulla centrale a carbone Tirreno Power di Vado Ligure.
Lo scopo dell'interrogazione è ottenere una risposta dal Governo in merito all'Autorizzazione Integrata Ambientale concessa, in palese violazione della normativa, alla centrale Tirreno Power di Vado Ligure, nonostante il superamento dei valori emissivi massimi previsti.
“L'Autorizzazione Integrata Ambientale deve prevedere valori limite di emissione di sostanze inquinanti, sulla base delle Migliori Tecnologie Disponibili ed indicati chiaramente dalle Linee Guida Europee. - dichiarano i deputati liguri del M5S – Al contrario, l'AIA concessa dal Ministero a Tirreno Power, prevede valori compresi tra un minimo di 2 volte, fino ad un massimo di addirittura 17 volte rispetto ai limiti massimi previsti dalle Migliori Tecnologie Disponibili, ponendosi quindi in palese violazione della normativa.”
“Stiamo parlando di un impianto situato in ambito urbano, in prossimità di aree residenziali, che brucia più di 4.000 tonnellate di carbone al giorno ed ha consumato nel 2011 circa 1,4 milioni di tonnellate del combustibile fossile in assoluto più inquinante, capace di effetti devastanti sulla salute pubblica.”
“Riteniamo doveroso venga applicato il 'principio di precauzione', che ponendosi a priori del principio di prevenzione, risulta maggiormente cautelativo e consente un approccio basato sulla definizione di limiti emissivi ancor più restrittivi, volti a prevenire la possibilità di rischi per le persone e l'ambiente, indipendentemente dal fatto che vi siano gia limiti e parametri definiti per legge.”
“Ai molti amministratori, che nel corso degli anni hanno tradito la fiducia dei cittadini, fingendo di non vedere e di non sapere, ricordiamo che l'Agenzia Europea per l'Ambiente, solo per l'anno 2009, ha stimato i 'costi esterni' della centrale Tirreno Power in una cifra compresa tra 169 e 248 milioni di euro, originata dall'impatto degli inquinanti sull’agricoltura, sull’ambiente e sul sistema sanitario nazionale, sul quale pesano i casi di mortalità in eccesso, di ricoveri ospedalieri, di cronicizzazioni.”....
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