Tratto da La Repubblica del 9 Settembre
Enel, oltre 5mila prepensionamenti
ora si possono chiudere le centrali
Record di domande dopo l'accordo raggiunto tra l'azienda e i sindacati. L'Inps, per ora, ne ha approvate 4.300. Ora può partire la riduzione degli impianti a partire da quelli alimentati a olio combustibile
di LUCA PAGNIMILANO - Per Enel una boccata di ossigeno. Impegnata in una complessa rincorsa alla riduzione del debito - che ha raggiunto i 43 miliardi di euro - l'ex monopolista elettrico trova una sponda fondamentale nei suoi dipendenti. Sono state oltre 5mila (per la precisione 5.328, di cui 1359 operai) le domande di prepensionamento pervenute alla società dopo l'accordo raggiunto tra i vertici aziendale e i sindacati. In sostanza, esodi incentivati - ma anche volontari - per tutti coloro cui mancano quattro anni per ottenere la pensione.
Si tratta di una cifra superiore alle aspettative delle parti, tanto è vero che, per il momento, l'Inps pare ne abbia accolto soltanto 4.300.
Grazie al successo numerico dell'operazione, ora Enel può avviarsi al passaggio successivo, sempre nell'ambito delle operazioni per la riduzione dei costi: arrivare alla chiusura delle centrali elettriche meno reddittizie.
Tutto questo fa parte del piano industriale presentate dalla società nella primavera scorsa. Destinate a essere dismesse sono, sulla carta, le centrali meno redditizie e più inquinanti, a cominciare dagli impianti alimentati a olio combustibile.
Anche se Enel, prima di provedere alla chiusura di qualsivoglia centrale vorrebbe ottenere dal governo un provvedimento che si prenda carico della crisi generale del settore.
Il calo della domanda di energia sta mandando fuori mercato anche il parco più moderno delle centrali a gas. Problema che riguarda tutti i grandi produttori........
Ancora in calo la domanda di energia elettrica nel mese di luglio. Secondo i dati mensili forniti da Terna (pdf), |
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