Tratto da Zeroemission
Solo 90 aziende responsabili di 2/3 dell'inquinamento globale
A dirlo è l'ultima ricerca del Climate
Accountability Institute, secondo cui, queste aziende, dal 1751 al 2010,
hanno prodotto emissioni pari a circa 914 gigatonnellate di CO2
Circa il 63%
delle emissioni globali sarebbero causate da sole 90 aziende in tutto il
mondo. A sostenerlo è l'ultimo rapporto del Climate Accountability Institute, pubblicato nei giorni scorsi sulla rivista scientifica Climatic Change. Non solo. La metà delle emissioni stimate dalla ricerca sono state prodotte soltanto negli ultimi 25
anni - ben oltre la data in cui governi, aziende e comunità scientifica si resero conto
che l'aumento delle emissioni di gas a effetto serra dalla combustione
di carbone e petrolio avrebbero potuto causare pericolose mdifiche nel clima della Terra.
L'elenco delle 90 società include soprattutto compagnie petrolifere ampiamente conosciute, come Chevron, Exxon, BP e Royal Dutch Shell e produttori di carbone come British Coal Corp, Peabody Energy e BHP Billiton. Altre aziende, ben 31, sono società di proprietà statale di Paesi come Arabia Saudita, Russia e Norvegia. Sette sono produttori di cemento. In totale, secondo lo studio, queste società si sarebbero rese responsabili, dal 1751 al 2010, dell'emissione di circa 914 gigatonnellate di CO2. L'analisi è stata accolta dall'ex vice-presidente americano e militante contro i cambiamenti climatici Al Gore come un "passo avanti decisivo" nella lotta alle emissioni di gas serra. "Si tratta di uno studio fondamentale per la nostra comprensione dell'evoluzione della crisi climatica. Sia il settore pubblico, sia quello privato devono fare ciò che è necessario per fermare il riscaldamento globale - ha detto Gore al quotidiano Guardian - coloro che sono storicamente responsabili dell'inquinamento della nostra atmosfera abbiano il preciso dovere di essere parte della soluzione".
L'elenco delle 90 società include soprattutto compagnie petrolifere ampiamente conosciute, come Chevron, Exxon, BP e Royal Dutch Shell e produttori di carbone come British Coal Corp, Peabody Energy e BHP Billiton. Altre aziende, ben 31, sono società di proprietà statale di Paesi come Arabia Saudita, Russia e Norvegia. Sette sono produttori di cemento. In totale, secondo lo studio, queste società si sarebbero rese responsabili, dal 1751 al 2010, dell'emissione di circa 914 gigatonnellate di CO2. L'analisi è stata accolta dall'ex vice-presidente americano e militante contro i cambiamenti climatici Al Gore come un "passo avanti decisivo" nella lotta alle emissioni di gas serra. "Si tratta di uno studio fondamentale per la nostra comprensione dell'evoluzione della crisi climatica. Sia il settore pubblico, sia quello privato devono fare ciò che è necessario per fermare il riscaldamento globale - ha detto Gore al quotidiano Guardian - coloro che sono storicamente responsabili dell'inquinamento della nostra atmosfera abbiano il preciso dovere di essere parte della soluzione".
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