Attraverso lo strumento dell’AIA deve essere garantita
l’applicazione delle Migliori Tecnologie Disponibili (MTD) al fine
di perseguire l’obiettivo generale di prevenzione e
riduzione integrate dell’inquinamento.
Da documenti ufficiali in sede di AIA sono stati concessi alla
centrale di Vado
dei limiti clamorosamente superiori a quelli previsti dalla normativa sulle
MTD. Tanto per fare un esempio per il monossido di carbonio è stato concesso
un limite in concentrazione di ben
cinque volte rispetto al massimo previsto dalle prestazioni MTD (250
mg/Nm3 rispetto ad un range MTD da 30 a 50) .
A proposito di
trasparenza…
Vorremmo che gli amministratori a tutti i livelli, a partire da Regione e Ministeri, spiegassero ai cittadini i motivi di questa concessione che noi riteniamo assolutamente abnorme e clamorosa.
Qualche malizioso potrebbe affermare che è facile restare nei limiti AIA quando sono concessi, come nel caso del CO, limiti 5 volte superiori a quanto indicato dalle prestazioni Migliori tecnologie disponibili (ovvero il 500%).
Da anni chiediamo perché non ci risultano controlli pubblici sulle emissioni, ma solo dati forniti dalla stessa azienda.
I dati emersi nel documento della stessa centrale (2006-2007) quanto alla situazione lichenica, evidenziano valori di inquinanti come arsenico, mercurio, cromo ecc. eccezionalmente elevati, alcuni addirittura i più alti mai rilevati in Italia rispetto alla tabelle Nimis-Bargagli. Non ricordiamo che siano stati comunicati ai cittadini (se non dai comitati quando li hanno “trovati” dopo cinque anni).
Sempre a proposito di trasparenza ce ne domandiamo il perché!
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Vorremo riportare le parole tratte dall' immagine iniziale tratta da facebook del Medico Isde G.Ghirga
L' epidemia silente..il carbone e la minaccia nascosta alla salute...
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Tirreno Power, tutti i giorni on-line i dati sulle emissioni
Vado Ligure - Tirreno Power lancia l’operazione trasparenza. Stretta fra le accuse della Rete savonese fermiamo il carbone, le pressioni degli enti locali e, in più, un’inchiesta della Procura della Repubblica di Savona che punta a far luce sulla correlazione fra le attività industriali della zona di Vado e l’elevato tasso di malattie e mortalità della popolazion e, l’azienda proprietaria della centrale termoelettrica di Vado-Quiliano ha deciso di rompere la regola della riservatezza che l’ha contraddistinta in questi anni e di mettere on-line tutti i dati sull’attività degli impianti. Una sorta di sfida ai comitati, che accusano l’azienda di essere poco trasparente, e una mano tesa verso la Procura stessa. .......
E l’ingegner Erulo sottolinea: «........ma questo progetto non va avanti senza la fiducia da parte del territorio. Tutti gli enti preposti lo hanno approvato dal punto di vista ambientale, ma l’investimento ha un senso se il territorio lo vuole».
La mossa di Tirreno Power non convince però i comitati della Rete savonese fermiamo il carbone, che, anzi, contrattaccano puntando il dito contro gli stessi limiti di legge: «Da documenti ufficiali in sede di Aia – recita una nota della Rete - sono stati concessi alla centrale di Vado dei limiti clamorosamente superiori a quelli previsti dalla normativa sulle mtd....... Vorremmo che gli amministratori a tutti i livelli, a partire da Regione e Ministeri, spiegassero ai cittadini i motivi di questa concessione che noi riteniamo assolutamente abnorme e clamorosa».Qui l'articolo integrale
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