COOKIES POLICY DI UNITIPERLASALUTE.

QUESTO BLOG UTILIZZA COOKIES ,ANCHE DI TERZE PARTI.SCORRENDO QUESTA PAGINA ,CLICCANDO SU UN LINK O PROSEGUENDO LA NAVIGAZIONE IN ALTRA MANIERA ,ACCONSENTI ALL'USO DEI COOKIES.SE VUOI SAPERNE DI PIU' O NEGARE IL CONSENSO A TUTTI O AD ALCUNI COOKIES LEGGI LA "COOKIES POLICY DI UNITIPERLASALUTE".

29 novembre 2013

WWF ILVA E BONIFICHE : “Le istituzioni devono ascoltarci”.

Tratto da Inchiostro Verde

Ilva e bonifiche, Millarte (Wwf): “Le istituzioni devono ascoltarci”

TARANTOCi sono diritti che non sono presi in considerazione. Ci sono violenze perpetrate su tutti: donne, bambini, uomini. Ci sono persone che non riconoscono questi diritti.  .. La realtà che ci racconta quello che non vogliamo sentire. La mente non vuole accettare. Nasconde a se stessa le proprie paure. Ciò aiuta a vivere, ma fa morire più velocemente.

I cittadini di Taranto non sono stati ascoltati quasi mai e quando è accaduto le loro proposte sono state cestinate dalle istituzioni. Abbiamo provato a parlare con i vertici della Regione, del Comune, della Provincia, ma non avevamo i loro numeri. Dovevamo passare per le forche caudine delle segretarie e degli uffici, mille rivoli utilizzati dal potere per non ascoltare il nostro grido di allarme. Mentre in Regione si cercava di aiutare i Riva a trovare stratagemmi per salvare il loro profitto, con la scusa del lavoro, noi chiedevamo di poter intervenire.
Anche nella cabina di regia istituita a Taranto, luogo Istituzionale, dove si dovrebbe decidere delle bonifiche esterne al recinto Ilva, noi cittadini non siamo ben accetti. Mentre sono presenti tutte le forze che in questi anni hanno perpetrato il disastro di Taranto


Veniamo trattati come quelli che vogliono rallentare il processo di affermazione del profitto sulla nostra pelle.
È capitato al Wwf Taranto, al Comitato Liberi e Pensanti ad altri movimenti che in questo anno sono stati chiamati a partecipare anche per una sola volta, poi allontanati, per aver chiesto maggiore incisività sulle bonifiche, o per aver detto che non si può assolutamente bonificare un territorio con le fonti inquinanti attive. Anche se ci vorranno 300 anni per tornare agli attuali livelli di inquinamento, i bambini che frequentano le scuole dei Tamburi non sono al sicuro. Le emissioni sono continue, anche se minori. La differenza è nella quantità e nell’effetto, mentre un’alta dose è letale in poco tempo, una piccola dose per lungo tempo, modifica la nostra vita senza che ce ne accorgiamo (o ce ne accorgiamo troppo tardi).

Ora, la storia si ripete. Qui l'articolo integrale

Nessun commento: