Immagine tratta da facebook del Medico Isde G.Ghirga |
Con il nuovo decreto, l'Ilva puo' non rispettare le prescrizioni dell'Aia
Il nuovo decreto legge approvato oggi dal Consiglio dei Ministri
3 dicembre 2013 - Alessandro Marescotti
Questo governo porta l’Italia fuori dall'Europa, approvando l'ennesimo decreto "Salva-Ilva" che concede deroghe e proroghe in barba alle rigorose norme della direttiva europea sull'Autorizzazione Integrata Ambientale.
Con il decreto legge approvato oggi dal Consiglio dei Ministri vengono sanate le infrazioni all'Aia (certificate dall'Ispra) e sono persino abolite le sanzioni previste dalla legge 231/2012 (nota anche come "Salva-Ilva 1"). Il decreto prevede inoltre un periodo transitorio di ben tre anni durante i quali non sarà possibile garantire la conformità degli impianti alle prescrizioni autorizzative, riconoscendo che era vero il rilievo delle associazioni ambientaliste sulla difficoltà di realizzare le prescrizioni AIA nei tempi previsti.
Ricordiamo a tutti che secondo i periti nominati dalla magistratura tarantina circa trenta morti all’anno sono correlabili all'inquinamento industriale.
Si tratta di una stima molto prudente che fanno di Taranto una citta' della morte.
Altri tre anni di inquinamento dell'area a caldo dell'Ilva causeranno ulteriori danni alla salute delle fasce piu' fragili della popolazione.La salute non puo' aspettare i tempi dell'Aia.
Si è purtroppo deciso di lasciare che i tarantini siano sottoposti ancora all’inquinamento per altri tre anni, i quali si aggiungono ai cinquanta passati.
Il Governo si è assunto la responsabilità di non bloccare le fonti inquinanti, di non fornire risposte alla Commissione europea, di abolire le sanzioni previste a carico degli inquinatori. Tirando le somme, il Governo concede libertà di inquinare portando Taranto fuori dell'Europa.Si è purtroppo deciso di lasciare che i tarantini siano sottoposti ancora all’inquinamento per altri tre anni, i quali si aggiungono ai cinquanta passati.
Segnaleremo alla Procura questa situazione anomala perche' la salute non sia messa ulteriormente in pericolo con questo decreto che concede un ammorbidimento inaccettabile alla gia' blanda legge "Salva-Ilva 1".
Per PeaceLink
Fulvia Gravame
Alessandro Marescotti
Alessandro Marescotti
Tratto da Facebook di Alessandro Marescotti
Il governo non ha neppure risposto alle domande della Commissione Europea.
Tratto da Facebook di Angelo Bonelli
La norma del decreto sull'Ilva che contiene la sospensione delle sanzioni per le prescrizioni ambientali è assolutamente incostituzionale perché subordina in maniera inaccettabile la vita e la salute alla produzione. Mai ci saremmo aspettati che si potesse giungere a superare questo limite con una norma che non solo garantisce l'impunità a chi inquina ma abbandona i cittadini di Taranto a subire le drammatiche conseguenze dell'inquinamento.
Una volta pubblicato porterò personalmente il testo del decreto al Commissario Ue all'Ambiente in relazione alla procedura di infrazione comunitari.
Con questo decreto si vuole garantire un periodo transitorio che secondo la struttura commissariale dovrebbe durare almeno 3 anni, periodo nel quale, da quello che abbiamo compreso non sarà possibile garantire la conformità degli impianti dell'Ilva alla legge.
Di fatto si tratta di un decreto che consente nei prossimi anni la libertà d’inquinare.
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