Tratto da Qualenergia
La BERS toglierà gradualmente il sostegno finanziario alle centrali a carbone
La Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo (BERS) ha deciso di adottare misure che dovrebbero eliminare gradualmente il sostegno finanziario alle centrali a carbone
e aumentare gli investimenti nelle rinnovabili e nel risparmio
energetico. Con questa decisione storica, la BERS ha deciso di seguire
la strada intrapresa negli ultimi mesi da grandi istituzioni finanziarie
pubbliche che si sono impegnate a porre praticamente fine ai
finanziamenti delle centrali a carbone.
La BERS consente tali investimenti solo in "in circostanze rare/eccezionali" e 4 requisiti saranno
applicati alla revisione dei futuri investimenti di approvvigionamento
energetico: 1) devono rappresentare l'opzione meno carbon intensive
realisticamente disponibile; 2) devono utilizzare le migliori tecniche
disponibili (BAT) come definito nella direttiva sulle emissioni
industriali (IED), 3) devono rispettare il requisito IED di cattura e
stoccaggio del carbonio; 4) devono dimostrare la redditività economica
anche dopo l'integrazione di un prezzo ombra che include gli effetti
avversi del carbonio e dell’inquinamento.
Il WWF apprezza
inoltre i miglioramenti apportati dalla Banca alla sua politica
energetica in altri settori come il risparmio energetico, norme più
severe per le centrali idroelettriche, l’introduzione dello shadow carbon pricing
(valutazione degli effetti negativi e delle possibili future evoluzioni
del prezzo del carbonio nelle stime sui rischi degli investimenti) e
gli impegni sul clima.
"La BERS
finalmente dice addio all’energia del passato, il carbone, e si unisce
al crescente movimento in atto nel finanziamento allo sviluppo
internazionale per porre fine ai finanziamenti per i progetti sul
carbone, visti gli effetti disastrosi sul clima e sulla salute”,
sottolinea Mariagrazia Midulla, responsabile Clima ed Energia del WWF Italia.
”E' giunto il momento per tutte le altre istituzioni finanziarie pubbliche, in particolare le banche multilaterali di sviluppo,
di seguirne immediatamente l'esempio. La mossa dalla BERS è positiva,
ma per avere una seria possibilità di mantenere il riscaldamento globale
al di sotto dei 2° C, la Banca deve rafforzare i propri standard e
gradualmente eliminare il suo sostegno a tutti ai progetti basati sui
combustibili fossili. Nei prossimi mesi verificheremo attentamente come
la BERS attuerà la nuova 'politica anti-carbone'.
Tra gli istituti finanziari multilaterali che hanno decisamente ridimensionato il sostegno al carbone ci sono la Banca mondiale, la Banca europea per gli investimenti, le Agenzie per lo sviluppo francese e britannica (AFD e CDC) e l'agenzia di credito all'esportazione degli Stati Uniti (Ex-Im Bank). Ma anche i governi di Stati Uniti, Regno Unito, Norvegia, Svezia, Danimarca, Finlandia e Islanda hanno deciso di porre termine ai finanziamenti per le centrali a carbone all'estero.
Tra gli istituti finanziari multilaterali che hanno decisamente ridimensionato il sostegno al carbone ci sono la Banca mondiale, la Banca europea per gli investimenti, le Agenzie per lo sviluppo francese e britannica (AFD e CDC) e l'agenzia di credito all'esportazione degli Stati Uniti (Ex-Im Bank). Ma anche i governi di Stati Uniti, Regno Unito, Norvegia, Svezia, Danimarca, Finlandia e Islanda hanno deciso di porre termine ai finanziamenti per le centrali a carbone all'estero.
(da comunicato WWF Italia)
11 dicembre 2013
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