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03 gennaio 2014

Da Il Secolo XIX:Sopralluogo del ministero alla centrale Tirreno Power

 
Tratto da Il Secolo XIX Sopralluogo del ministero alla centrale Tirreno Power

Savona - Nuova, improvvisa accelerata nella vicenda relativa alla centrale Tirreno Power. Nelle prossime settimane arriveranno a Vado i tecnici dell’Ispra, l’istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, per un sopralluogo all’interno della centrale a carbone che si annuncia interessante anche nell’ambito dell’inchiesta della magistratura savonese sull’ipotesi di disastro ambientale provocato dall’impianto e che ha portato tre dirigenti dell’azienda ad essere iscritti nel registro degli indagati. Nel mirino della verifica ci saranno molti aspetti della struttura con particolare riferimento al rilievo dei dati delle emissioni a camino e delle loro valutazione di importanza.
Insomma l’attenzione su Tirreno Power non sembra calare negli inquirenti savonesi coordinati dal procuratore Francantonio Granero e dal sostituto Chiara Maria Paolucci, ma anche in quelle istituzioni chiamate a vigilare sulle eventuali ricadute sulla salute pubblica in termini di inquinamento da parte dell’azienda. Non è un caso se a novembre gli inquirenti hanno effettuato una missione romana per alcuni giorni di fitti interrogatori (in veste di persona informata) di tecnici e funzionari del ministero dell’Ambiente, ma anche dell’Ispra.
Un’attività investigativa che due settimane fa aveva spinto i magistrati di via XX Settembre a invitare a comparire al sesto piano il direttore del dipartimento ambientale della Regione Gabriella Minervini. Ma non solo. Dopo i sindaci di Quiliano e Vado (Ferrando e Caviglia) nei giorni scorsi è toccato al responsabile del settore ambientale vadese Sandro Berruti e al collega quilianese Luigi Genta, presentarsi per rispondere alle domande dei magistrati Granero e Paolucci sulle tematiche ambientali legate a Tirreno Power. Tra i temi toccati, nonostante il massimo riserbo imposto alla vicenda dalla procura, ci sarebbero stati i vari passaggi che hanno portato poi alla concessione dell’autorizzazione integrata ambientale.
Un tema che sarebbe stato toccato anche nel lungo faccia a faccia con l’assessore regionale Renata Briano che non ha potuto negare la sua apparizione nella cittadella giudiziaria savonese ma «senza aggiungere altro».
Il procuratore, come era avvenuto in altre occasioni analoghe, ha imposto la massima riservatezza sui temi toccati nelle audizioni.

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