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06 gennaio 2014

Gela emissioni ambientali un cittadino sano chiede risarcimento alla Raffineria. Si contesta l'esposizione a pericolo e il danno del proprio diritto alla salute, alla salubrità ambientale, alla vita e alla normale qualità della vita.

 Tratto da Visione di oggi

Emissioni ambientali, per la prima volta un cittadino sano chiede risarcimento alla Raffineria

Rosa Battaglia
Per la prima volta un cittadino del Comune di Gela, proseguendo l'esperienza già maturata nel sito inquinato di Milazzo e in altri siti industriali, intende intraprendere un'azione giudiziaria civile contro le continue ed intollerabili emissioni ambientali di inquinanti di matrice industriale presenti sul territorio.Si tratta dell'imprenditore gelese David Melfa assistito dagli Avvocati Antonio Giardina del foro di Milazzo ed Antonella Barbera del foro di Gela e di quanti vorranno associarsi all'azione risarcitoria.
Si contesta, attraverso il procedimento giudiziario, l'esposizione a pericolo e il danno del proprio diritto alla salute, alla salubrità ambientale, alla vita e alla normale qualità della vita.
L’azione, intrapresa dai legali dell'uomo nei confronti della Raffineria Eni di Gela, ha il preciso intento di chiedere tanto la cessazione delle emissioni inquinanti quanto il risarcimento – sotto diversi profili - dei danni subiti. I profili risarcitori, stando ai legali, sono innumerevoli: danno morale, patrimoniale, biologico, esistenziale.

Il profilo è di particolare rilievo poiché interessa, non solo chi ha contratto una malattia causalmente associata all’esposizione, ma anche chi non ha veduto concretamente ledere - almeno per ora - la propria salute. Esistono, infatti, tutta una serie di richieste risarcitorie che consentono proprio l’avvio di azioni legali anche a questi ultimi. L'inibitoria, con la quale si impedirebbe alla Raffineria di proseguire con le emissioni, sarebbe già una grande vittoria per la città di Gela.

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