Il nuovo crollo dei consumi elettrici.
Il gestore di rete, Terna, ha fatto sapere nel preconsuntivo annuale appena diffuso che il consumo di energia elettrica in Italia è sceso al di sotto dei livelli del 2003. Un dato che dovrebbe far riflettere sull'opportunità di continuare a costruire centrali, così come si sta facendo in tutto il paese
Recentemente, il quotidiano «Il Sole 24 Ore» ha pubblicato un articolo (qui leggibile in versione integrale) in cui si piange per il calo dei consumi elettrici lamentando “[...] il dramma del termoelettrico”.....
Il cosiddetto “dramma” significa infatti anche meno consumi di materie prime provenienti dall'estero e quindi una bilancia dei pagamenti con l'estero più sostenibile. Ma soprattutto significa anche meno inquinanti immessi nell'aria e meno scorie da smaltire.
Se vogliamo cercare di invertire il trend di gravi impatti ambientali ormai evidenti e non più contestabili la strada è anche questa, per la salute nostra e delle generazioni a venire.
I dati riportati dimostrano l'erosione del mercato da parte delle rinnovabili, in particolare del fotovoltaico, a fronte di uno stremato eolico. Siamo quasi al 30% della produzione dall'insieme di queste tecnologie alternative al termoelettrico. È evidente come il processo richieda almeno un decennio prima di poter avere la maggioranza di produzione da rinnovabili, ma prima o poi iltermoelettrico diventerà solo un triste ricordo, con buona pace di Confindustria e dei suoi aderenti......
I dati riportati dimostrano l'erosione del mercato da parte delle rinnovabili, in particolare del fotovoltaico, a fronte di uno stremato eolico. Siamo quasi al 30% della produzione dall'insieme di queste tecnologie alternative al termoelettrico. È evidente come il processo richieda almeno un decennio prima di poter avere la maggioranza di produzione da rinnovabili, ma prima o poi iltermoelettrico diventerà solo un triste ricordo, con buona pace di Confindustria e dei suoi aderenti......
Comunque questo calo e questo trend era stato previsto dai più concreti e seri studiosi del settore, ed erano stati lanciati allarmi sia per i nuovi impianti programmati, che per i Piani di vario livello che irrealisticamente persistevano a prevedere sviluppi dei consumi e nuova impiantistica, spesso critica e impattante.........
Certamente, non appena cominceranno a chiudere gli impianti termoelettrici in numero significativo, il problema andrà discusso in parlamento e lì si scontreranno numerosi interessi di ben note lobby economiche.
Peraltro la strategia di fare dell’Italia un vero e proprio “hub elettrico” del Mediterraneo è dichiarata anche da Luigi De Francisci di Terna (grande operatore di reti per la trasmissione dell'energia elettrica),.............
Gli interessi in gioco sono enormi e ci vorrà un governo forte e veramente attrezzato per poter resistere democraticamente a certe pressioni.
A mio avviso quello attuale non lo è.
A mio avviso quello attuale non lo è.
Speriamo bene!
Qui l'articolo integralehttp://www.ilcambiamento.it/risparmio_energetico/crollo_consumi_elettrcici.html
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