COOKIES POLICY DI UNITIPERLASALUTE.

QUESTO BLOG UTILIZZA COOKIES ,ANCHE DI TERZE PARTI.SCORRENDO QUESTA PAGINA ,CLICCANDO SU UN LINK O PROSEGUENDO LA NAVIGAZIONE IN ALTRA MANIERA ,ACCONSENTI ALL'USO DEI COOKIES.SE VUOI SAPERNE DI PIU' O NEGARE IL CONSENSO A TUTTI O AD ALCUNI COOKIES LEGGI LA "COOKIES POLICY DI UNITIPERLASALUTE".

16 febbraio 2014

Le ceneri prodotte dalla combustione del carbone della centrale Enel di Brindisi, finivano tra gli oliveti nelle campagne di Manduria.

Tratto da La Voce di Manduria

I rifiuti sotto gli ulivi.

 

MANDURIA – Le ceneri prodotte dalla combustione del carbone che alimenta la centrale Enel di Brindisi, finivano tra gli oliveti nelle campagne di Manduria, interrati e ricoperti di terriccio, tutto intorno al cementificio di proprietà dell’ex sindaco manduriano, Antonio Calò.....

I carabinieri del Nucleo operativo ecologico di Lecce che hanno fatto la scoperta, hanno per il momento perimetrato un’area di circa novemila metri quadrati, seimila nel recinto interno allo stabilimento e tremila in un uliveto confinante di proprietà dello steso titolare dell’azienda.

.......ma gli investigatori del Noe che si muovono su delega del pm della Procura di Brindisi, Giuseppe De Nozza, sono convinti che si tratti di materiale di scarto della combustione del carbone della centrale  «Federico II» di Cerano, a Brindisi....

La notizia del ritrovamento di rifiuti interrati di probabile provenienza della centrale di Cerano, fa prendere misure anche alla società Enel che  in una breve nota diffusa ieri fa sapere: «Enel utilizza per le proprie attività esclusivamente imprese qualificate e in possesso delle necessarie autorizzazioni previste dalla legge e valuterà – si legge – alla luce delle indagini, tutte le azioni da intraprendere a tutela della propria immagine nonché dei propri interessi in caso di violazione della normativa».
LA PRIMA SEGNALAZIONE NEL 2003
«In un terreno tra Manduria e Francavilla Fontana si stoccano enormi quantità di ceneri radioattive provenienti dalla centrale elettrica Enel di Cerano». Secondo il senatore Gaglione, che sulla vicenda presentò un’interpellanza ai ministri dell’Ambiente e della Salute, tale materiale era depositato a cielo aperto e «senza i dovuti sistemi di impermeabilizzazione del sottosuolo». «Non è una questione di natura politica – volle ribadire il senatore Gaglione – si tratta bensì di tutelare un bene di tutti, l’ambiente, che si troverebbe fortemente minacciato qualora i miei sospetti dovessero risultare fondati».  .........
Nazareno Dinoi

Nessun commento: