Tratto da Ecoblog
Cancro, Patrizia Gentilini: "Ecco perché rischiamo di perdere la guerra".
Patrizia Gentilini oncologa rilegge in un accorato appello la strada sin qui percorsa dalla scienza per vincere la guerra contro il cancro, che rischia al contrario di essere persa per sempre se non si interviene sulle cause ambientali.
Prevenzione e ricerca ci hanno detto molto sui tumori in questi ultimi 40 anni. Ossia da quel 1971 anno che può essere giustamente considerato il principio della madre di tutte le guerre: sconfiggere il cancro. Eppure dalle somme che tira Patrizia Gentilini oncologa e medico ISDE supportata da un articolo pubblicato su The Lancet dal titolo Ripensare la guerra al cancro sembra proprio che ci stiamo avviando verso una pesante sconfitta.
In sostanza, leggendo l’articolo emerge la necessità di conoscere il nemico e di contrastarlo con armi adeguate. Il che fino a oggi si è fatto percorrendo sostanzialmente due direzioni: la prevenzione e la ricerca. E proprio la ricerca ci ha portato a conoscere il genoma umano, convinti che il cancro essendo una malattia genetica andasse curato entrando direttamente nel meccanismo attaccato dalle cellule impazzite. Eppure dopo 40 anni si inizia a realizzare che il cancro è piuttosto il risultato di una serie di concause. Come scrive Patrizia Gentilini:
Si è sempre pensato al genoma come a qualcosa di predestinato ed immutabile, ma le conoscenze che da oltre un decennio provengono dall’epigenetica ci dicono che le cose non stanno così. Il genoma è qualcosa che continuamente si modella e si adatta a seconda dei segnali - fisici, chimici, biologici - con cui entra in contatto. Come una orchestra deve interpretare uno spartito musicale facendo suonare ad ogni musicante il proprio strumento, così l’informazione contenuta nel DNA viene continuamente trascritta attraverso meccanismi biochimici che comprendono metilazione, micro RNA, assetto istonico che vanno appunto sotto il nome di epigenoma. L’epigenetica ci ha svelato che è l’ambiente che “modella” ciò che siamo, nel bene e nel male, nella salute e nella malattia…L’origine del cancro non risiede quindi solo in una mutazione casualmente insorta nel DNA di una qualche nostra cellula, ma anche in centinaia di migliaia di modificazioni epigenetiche indotte dalla miriade di agenti fisici e sostanze chimiche tossiche e pericolose con cui veniamo in contatto ancor prima di nascere e che alla fine finiscono per danneggiare in modo irreversibile lo stesso DNA.
Immagini tratte da Facebook del Medico Isde G.Ghirga |
Insomma fa la differenza per la salute umana vivere
in un ambiente sano o in un ambiente inquinato in quanto l’organismo
reagisce in maniera diversa agli stress chimici a cui è sottoposto.
E
infatti nell’articolo pubblicato su The Lancet si sottolinea quanto la
Prevenzione Primaria sia importante e che non deve riguardare
esclusivamente gli stili di vita di ogni singolo individuo ma deve
intervenire proprio su quei campi di battaglia che sono l’ambiente in
cui si vive e in cui si lavora.
Sotto il testo integrale inviatoci da ISDE.
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