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16 aprile 2014

1) In Italia in attività 13 centrali a carbone: l' Italia ha centrali in eccedenza.2)Sorgenia: Ubi dichiara l'incaglio di 149 milioni

Ma abbiamo proprio bisogno strategicamente !!!!  di tutta questa energia da carbone?


O abbiamo nella realtà ,  lo dimostrano i  fatti ed i bilanci delle aziende energetiche ,un  dichiarato surplus di energia !!!!!!!

L'Italia ha centrali in eccedenza - molte di esse funzionano per pochissime ore al giorno - e dispone di un invidiabile numero di centrali alimentate con energia rinnovabile come il vento, il sole o l'acqua: così sulle linee di alta tensione che formano il sistema nervoso della Penisola è come se non fosse nemmeno stata spenta la centrale di Vado Ligure (Savona).


Riportiamo un articolo tratto da 
In Italia in attività  13 centrali a carbone
di Giliberto Jacopo


I poli alimentati a coke permettono di conseguire un elevato livello di profitti, mentre per gli impianti a gas i margini sono molto bassi.....
— La fermata della centrale a carbone di Tirreno Power, sequestrata martedì dalla Gip di Savona Fiorenza Giorgi, non sembra avere prodotto effetti sulla Borsa elettrica. 
L'Italia ha centrali in eccedenza - molte di esse funzionano per pochissime ore al giorno - e dispone di un invidiabile numero di centrali alimentate con energia rinnovabile come il vento, il sole o l'acqua: così sulle linee di alta tensione che formano il sistema nervoso della Penisola è come se non fosse nemmeno stata spenta la centrale di Vado Ligure (Savona).
I sensori sulla rete non hanno rilevato nemmeno un battito di ciglia e il prezzo del chilowattora all'ingrosso è rimasto surgelato. 

Diverso l'effetto sui conti della società: fra le centrali termoelettriche, quelle a carbone generano il cash flow più interessante, e per la Tirreno Power l'impianto di Vado Ligure è la più importante fonte di flusso di cassa. In media, una centrale a carbone ben gestita sviluppa un margine appetitoso di molte decine di euro per ogni mille chilowattora (nell'ordine dei 4o euro) quando invece una moderna centrale a ciclo combinato alimentata a metano, molto efficiente e a basso impatto ambientale, quando tutto va bene riesce a produrre un margine lima-tissimo a ridosso dello zero, non più di un paio di euro per mille chilowattora.
 In Italia le centrali a carbone come quella di Vado Ligure spenta ieri sono tredici, otto delle quali dell'Enel. Le più grosse sono quelle di Brindisi Sud e Civitavecchia (Enel), veri giganti che ogni giorno ruggiscono milioni di chilowattora....... 
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Tratto da 4 trading.it

Sorgenia: Ubi dichiara l'incaglio di 149 milioni

Pubblicato il 14/04/2014 alle ore 19:43:03
di Carlotta Scozzari

Il silenzio dei bilanci la dice lunga su come la vicenda Sorgenia imbarazzi profondamente le banche nostrane. Non è un mistero, infatti, che i principali istituti di credito italiani - primo tra tutti il Monte dei Paschi di Siena, ma è in buona compagnia di Intesa Sanpaolo, Unicredit, Bpm, Banco Popolare e Ubi - abbiano scelto di concedere credito alla utility per quasi 2 miliardi a fronte di un investimento iniziale della famiglia De Benedetti, prima socia attraverso la holding Cir, di appena qualche centinaia di milioni di euro..........


Ma la Popolare lombarda fa di più e si spinge persino a inquadrare la situazione di Sorgenia, descrivendo le cause che hanno portato alle ben note difficoltà finanziarie: "Rispetto a un contesto di mercato già caratterizzato da domanda in calo, eccesso di capacità produttiva e tensioni sui prezzi, la società presenta alcune connotazioni industriali e finanziarie specifiche quali: un mix di generazione prevalentemente costituito da centrali alimentate a gas (tra le più moderne del comparto), difficoltà di inserimento nel mercato residenziale già fortemente presidiato, uno sviluppo del business finanziato in passato con livelli di leva non più sostenibili". 
Con quest'ultima considerazione, sembra quasi che Ubi voglia fare un "mea culpa", visto che è tra i gruppi che hanno abbondantemente finanziato Sorgenia.

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