Per non dimenticare riportiamo un post del 18 settembre 2013
Tratto da Ub Reporter
THE SILENT EPIDEMIC
Il Libro di Alan Lockwood rivela i rischi per la salute provenienti dal carbone
Alan Lockwood discute di come il carbone minaccia la nostra salute in questo video.
IL CARBONE UCCIDE . Questo è il messaggio di"L'EPIDEMIA SILENZIOSA : il carbone e la minaccia nascosta per la salute" di Alan H. Lockwood, emerito professore di neurologia.
Il suo libro esamina come la salute umana è danneggiato dalla combustione del carbone, che forniva( nel 2012) quasi la metà dell'energia degli Stati Uniti e di una percentuale di gran lunga maggiore nei paesi in via di industrializzazione, come la Cina, l'India e il Brasile.
Mentre Lockwood dice che è ampiamente accettato che le scelte di vita sono fattori determinanti della salute e della longevità, l'inquinamento atmosferico è sottovalutato come fattore di cause di morte negli Stati Uniti.(.....e non solo)
....."Il carbone è un importante fattore che contribuisce alle prime quattro cause di morte negli Stati Uniti per cancro, malattie cardiache, malattie respiratorie e ictus, ma penso che le persone siano completamente all'oscuro che l'inquinamento da carbone è responsabile di un gran numero di morti."
Il libro esamina come il carbone è un fattore importante in ciascuna di queste malattie.
Altri capitoli esaminano la scienza, la politica e l'economia della combustione del carbone e del riscaldamento globale.
Al di là delle prime quattro cause di morte, Lockwood aggiunge, nuovi studi scientifici stanno cominciando a mostrare che la combustione del carbone può anche svolgere un ruolo in malattie neurodegenerative, come il morbo di Alzheimer e il morbo di Parkinson.
Lockwood, un membro del consiglio dei Medici per la Responsabilità Sociale, si è interessato a come il carbone colpisce la salute umana durante la scrittura di un libro bianco sull'argomento per l'organizzazione PRS.
"Questo è il momento in cui in realtà ho cominciato a focalizzare che il carbone è una delle principali fonti di inquinamento atmosferico che danneggiano la salute degli americani," dice. "Gli effetti più gravi sulla salute dal carbone sono sentiti dai residenti degli stati del nord-est degli Stati Uniti, a est del Mississippi, dove la maggior parte il carbone viene bruciato e dove le centrali elettriche sono più vecchie."
La Combustione del Carbone provoca malattie attraverso due meccanismi principali, spiega Lockwood: la risposta infiammatoria che il particolato inalato innesca nel corpo e la penetrazione nel cervello del particolato inalato.
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"L' esposizione del dottor Lockwood è misurata.Il suo tono è spassionato. E la sua prognosi è agghiacciante. Questo libro è necessario che lo leggano gli scienziati ambientali e i professionisti della salute. Dovrebbe anche essere sugli scaffali dei responsabili delle politiche energetiche, dirigenti di società elettriche, urbanisti, eletti e cittadini interessati.
La diagnosi del dottor Lockwood ci riguarda tutti ". - Philip J. Landrigan, MD, MSc, Ethel H. Wise Professor di Medicina di Comunità, Mount Sinai School of Medicine, membro dell'Istituto di Medicina dell'Accademia Nazionale delle Scienze.....
LA DIAGNOSI DEL PROF. LOCKWOOD CI RIGUARDA TUTTI......ANCHE LA LIGURIA
THE SILENT EPIDEMIC
IL CARBONE UN VERO NEMICO DELL'UMANITA'
A PROPOSITO DEL SOPRASTANTE ARTICOLO RIPUBBLICHIAMO DUE IMMAGINI ,MOLTO ELOQUENTI ,TRATTE DA FACEBOOK DEL MEDICO ISDE G. GHIRGA DELL' ALTO LAZIO ED IL RELATIVO COMMENTO .
Il libro pubblicato recentemente dal Dr. Lockwood e intitolato " L' Epidemia silente....il carbone e la minaccia nascosta alla salute"inizia con una importante riflessione:
"NON TROVEREMO MAI NEANCHE UN SINGOLO CERTIFICATO DI MORTE CHE,COME CAUSA DEL DECESSO,DIA LA RESPONSABILITA' AI PRODOTTI DELLA COMBUSTIONE DEL CARBONE,TUTTAVIA DECINE DI MIGLIAIA DI MORTI PREMATURE SONO CAUSATE DALLA COMBUSTIONE DEL CARBONE
E SONO DOVUTE AD ATTACCHI CARDIACI,CRISI ASMATICHE,ICTUS,TUMORE DEL POLMONE ED ALTRE MALATTIE.
NONOSTANTE LE AZIENDE E I MISERI POLITICI CHE LE APPOGGIANO PARLINO DI CARBONE PULITO,LO SPORCO SEGRETO E' CHE IL CARBONE UCCIDE.
NON SOLO MA LA GRANDE RESPONSABILITA' NEL CONTRIBUIRE FORTEMENTE AL RISCALDAMENTO TERRESTRE,
FANNO OGGI DEL CARBONE UN VERO NEMICO DELL' UMANITA'.
FANNO OGGI DEL CARBONE UN VERO NEMICO DELL' UMANITA'.
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Tratto da StopnowBrindisi
Ben documentati gli effetti negativi sulla salute della combustione del carbone nelle centrali elettriche.
Abstract
......... la combustione del carbone nelle centrali per la produzione di energia elettrica provoca effetti negativi sulla salute ben documentati. Abbiamo esaminato le conseguenze sulla salute dell’apparato respiratorio, cardiovascolare, riproduttivo e neurologico associate con l’esposizione alle emissioni delle centrali elettriche a carbone. Abbiamo anche discusso gli effetti sulla salute a livello di popolazione della combustione del carbone e del suo ruolo nei cambiamenti climatici. La nostra recensione di studi scientifici suggerisce che quello che presentiamo qui possa essere utilizzato come indirizzo per la politica sull’energia.
Journal of Public Health Policy advance online publication, 15 May 2014; doi:10.1057/jphp.2014.16.
Tratto da StopnowBrindisi
Ordine dei Medici su “La salute della popolazione e la produzione energetica a Brindisi”
di Emanuele Vinci, Presidente dell’Ordine dei medici – Brindisi
Si apprende che il Consiglio Comunale di Brindisi è chiamato nei prossimi giorni ad assumere decisioni che condizioneranno gli indirizzi del Comune in tema di politica energetica nei prossimi anni. Si tratta di un tema fortemente correlato alla salute collettiva che non può vedere assente l’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della Provincia di Brindisi.
Sono numerose le evidenze scientifiche circa un impatto negativo sulla salute delle popolazioni vicine ad impianti energetici ed in particolare a quelli che hanno come combustibile il carbone ed i rifiuti comunque denominati. Molte sono le sostanze (idrocarburi policiclici aromatici, metalli pesanti tra cui l’arsenico, il mercurio, il nichel, il piombo, polveri sottili, ossido di carbonio e anidride carbonica, sostanze radioattive, ossidi di azoto e ossidi di zolfo, diossine e furani) emesse in aria, acqua e suolo nonché nel residuo di combustione e sono tutte particolarmente tossiche ed alcune cancerogene.
Le indagini epidemiologiche disponibili da diversi anni segnalano nell’area ad alto rischio ambientale di Brindisi, e soprattutto nel capoluogo, un eccesso di mortalità generale e per alcuni tumori in particolare. Esistono studi recenti sull’aumento di mortalità e di ricoveri per cause cardiovascolari nei giorni in cui si registra innalzamento delle concentrazioni degli inquinanti nell’aria. E’ stato rilevato un eccesso di malformazioni neonatali e la loro relazione con l’emissione di SO2.
Se la prova del nesso causale esposizioni ambientali/patologie, sotto il profilo della rilevanza penale, è materia che riguarda la magistratura, il processo penale e i suoi attori, il fondamentale principio di prevenzione impone invece a tutta la comunità brindisina, a partire dai protagonisti della scena politico – istituzionale, di adottare e valorizzare politiche di tutela dell’ambiente e della salute pubblica di questa città, incentrate su un cospicuo abbattimento di tutte le sostanze “sospettate” di incidere negativamente sulla salute delle persone.
Il nostro compito non è quello di trovare soluzioni tecniche; ma, come medici, riteniamo che le condizioni a cui siamo giunti necessitino di interventi per invertire la tendenza, favorendo una drastica riduzione delle emissioni nocive.
Considerato lo status di area ad alto rischio di crisi ambientale, è necessario sollecitare un intervento legislativo regionale che, con le innovative procedure della Valutazione Integrata di Impatto sulla Salute (Vis), impedisca, per ragioni sanitarie, ulteriori insediamenti che emettono sostanze tossiche e prescrivano rimedi per la riduzione di quelli esistenti in tempi ragionevoli ma compatibili con il valore della vita e della salute.
Si impone un grande impegno di tutte le forze culturali, sociali e istituzionali responsabili, affinché i due diritti naturali e costituzionali (la salute e il lavoro) non siano in competizione ma trovino il giusto equilibrio in una politica dello sviluppo economico, che dovrà essere compatibile con le esigenze sociali di occupazione, di salute e di tutela ambientale, contemperando le esigenze delle generazioni presenti con quelle delle generazioni future.
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