Oggi laRainbow Warrior)di Greenpeace
a SAVONA .NON E' UN PAESE PER FOSSILI
La conferenza stampa che si è tenuta a bordo della nave, è stata un ' opportunità' per discutere di quella che, nel report “Killer silenziosi” lanciato da Greenpeace nel giugno 2013, sino al sequestro e allo spegnimento ordinati dalla Procura di Savona, è stata per anni una delle centrali a carbone più dannose d’Europa, e la più letale in Italia, causa di 120 morti premature all’anno.
Ringraziamo Greenpeace ed Andrea Boraschi, responsabile Energia e Clima per Greenpeace Italia e tutto lo staff dell'accoglienza riservataci e di avere ancora una volta messo in evidenza le grosse problematiche per la salute e per l' ambiente connesse con la combustione del carbone a Vado Ligure e non solo.....
Il tour della nave continuerà per raggiungere altri territori ed altre realtà in Italia con località colpite dalle fonti energetiche sporche come carbone e petrolio.......
Prossima tappa GENOVA .
Tratto da Ecoreport tv
La nave simbolo di Greenpeace a Savona per dire mai più carbone a Vado Ligure
SAVONA – “Non è un paese per fossili”, questo il titolo del tour che la Rainbow Warrior, nave simbolo di Greenpeace, ha iniziato oggi presso Savona, per continuare poi lungo le coste italiane.
LA CENTRALE DI VADO LIGURE – “Il tour della nuova Rainbow Warrior non poteva che cominciare da qui. – ha commentato Andrea Boraschi, responsabile della campagna Energia e Clima di Greenpeace – La centrale di Vado Ligure è un esempio emblematico di quanto il carbone sia una fonte energetica rovinosa e infine perdente. Secondo molti bruciare carbone per produrre energia elettrica è economicamente conveniente. Peccato che lo sia solo fin quando le autorità controllano poco e male, senza verificare i costi per l’ambiente e la salute dei territori colpiti dal carbone. Non è davvero una sorpresa che controlli rigorosi abbiano determinato il fermo dell’impianto e inchieste che prevedono capi d’accusa gravissimi.”
FONTI ENERGETICHE SPORCHE – Questa è la prima esperienza italiana per la nuova Rainbow Warrior, che continuerà nei prossimi giorni il tour “Non è un Paese per fossili” per incontrare le località colpite dalle fonti energetiche sporche come carbone e petrolio, ma soprattutto per promuovere l’importanza delle energie rinnovabili.
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