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25 settembre 2014

L'Enel dice addio a Porto Tolle .Enel rinuncia alla riconversione a carbone della centrale di Porto Tolle.

Tratto da Ansa

Enel: valutiamo alternativa per P. Tolle

Esaminiamo opzioni condivise con territorio ed enti locali
(ANSA) - VENEZIA, 25 SET - "Nuove alternative devono essere esaminate per l'impianto polesano". E' quanto dice Enel, che, in rinuncia alla riconversione a carbone del sito di Porto Tolle, sottolineando che non ci sarà alcuna "perdita di occupazione" e confermando "la volontà di ricercare nuove soluzioni condivise con territorio ed enti locali". "Mi aspettavo questa decisione, non è un fulmine a ciel sereno" il commento del sindaco Claudio Bellan.
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Tratto da Il Sole 24 ore

L'Enel dice addio a Porto Tolle

L'Enel abbandona il progetto di trasformare in un grande impianto a carbone la vecchia grande centrale di Porto Tolle (Rovigo), sul delta del Po. Un groviglio di difficoltà normative, contenziosi locali fra i sostenitori e i nemici del progetto, un processo penale, l'impegno di contenere il debito sono fra i motivi che invogliano ad abbandonare il progetto da 2,5 miliardi di euro.
Ma soprattutto è cambiato lo scenario: i consumi elettrici sono precipitati e lo sviluppo delle fonti rinnovabili d'energia (circa il 40% della corrente elettrica prodotta in Italia) tengono spente  le centrali , le quali producono perdite invece di chilowattora. 
Dice l'Enel: «A fronte dell'evidente cambiamento del contesto energetico e della differente dinamica tra domanda e offerta di energia avvenuti negli ultimi dieci anni, tanto è durato l'iter autorizzativo – peraltro non ancora concluso – per la riconversione della centrale di Porto Tolle, nuove alternative devono essere esaminate per l'impianto polesano alimentato a olio combustibile». Qui l'articolo integrale
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Enel rinuncia alla riconversione a carbone della centrale di Porto Tolle


Rovigo, 25 settembre 2014 - Enel ha rinunciato al progetto di riconversione a carbone della centrale termoelettrica di Porto Tolle, che si trova a Polesine Camerini, nel delta del Po in provincia di Rovigo.   Ieri i vertici Enel hanno dato la notizia ai referenti nazionali dei sindacati Cgil, Cisl e Uil, categoria elettrici.

Il progetto di riconversione a carbone è stato presentato nel 2005. Ha subito diverse modifiche ed è stato duramente contestato dagli ambientalisti, tra i quali Greenpeace.

L'impianto è stato costruito tra il 1980 e il 1984. E’ una centrale termoelettrica, finché ha funzionato è stata alimentata ad olio combustibile. La massima potenza erogata era di 2.640 mega watt. Soddisfaceva circa l’8% del fabbisogno nazionale. Inizialmente funzionava a gasolio e zolfo, e i gas combusti venivano espulsi in atmosfera da una ciminiera alta 250 metri. Dal 2009 è spenta, non produce più energia. ....

Il 31 marzo di quest’anno gli ex ad di Enel Franco Tatò e Paolo Scaroni sono stati condannati a tre anni per reati ambientali e omesse cautele nel processo a Rovigo sulla gestione della centrale Enel di Porto Tolle.......

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