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10 settembre 2014

Il tempo gioca contro di noi. Ecco qualcosa che cresce… record di CO2 in atmosfera

Tratto da Greenreport
Jarraud: «Il tempo gioca contro di noi. Le leggi della fisica non sono negoziabili»
Ecco qualcosa che cresce… record di CO2 in atmosfera
[9 settembre 2014]
CO2 RECORD
L’Annual Greenhouse Gas Bulletin pubblicato oggi dalla World meteorological organization ha rivelato che «Il livello di gas serra nell’atmosfera ha raggiunto un nuovo picco nel 2013, a causa dl  rialzo accelerato delle concentrazioni di biossido di carbonio». La Wmo sottolinea che «La necessità di un’azione internazionale concertata di fronte all’accelerazione dei cambiamenti climatici, i cui effetti potrebbero essere devastanti, si dimostra sempre più urgente».

Secondo il bollettino Wmo, il forcing radiativo, che ha l’effetto di riscaldare il clima, «E’ cresciuto del 34% tra il 1990 ed il 2013 a causa dei gas serra persistenti come il biossido di carbonio (CO2), il metano ed il protossido di azoto. Nel 2013, la concentrazione di CO2 nell’atmosfera rappresentava il 142% di quella che ‘era all’epoca pre-industriale (1750), e quelle del metano e del protossido di azoto rispettivamente del 253% e del 121%».....

Jarraud ricorda che «il Greenhouse Gas Bulletin fornisce ai decisori politici degli elementi scientifici sui quali potersi basare. Abbiamo le conoscenze e disponiamo delle leve necessarie per prendere delle misure miranti a limitare a 2°C l’aumento della temperatura e dare così una chance al nostro pianeta, preservando allo stesso tempo l’avvenire delle generazioni future. Essere ignoranti non può essere una scusa per non agire».

Si tratta di una posizione dura, che non ha lasciato indifferente quella (piccola) parte della politica italiana che sa cogliere le opportunità – oltre alle emergenze – che possono derivare dall’ambiente. «Oltre ad essere una priorità – sottolinea Ermete Realacci, presidente della commissione Ambiente della Camera – contrastare i cambiamenti climatici è un’occasione per creare lavoro e nuova economia. Non a caso proprio le aziende che hanno investito sulla green economy sono quelle che esportano di più e assumono di più. Dall’edilizia di qualità e dalla manutenzione del territorio, inoltre, può venire un’ulteriore spinta sui fronti dell’economia, dell’occupazione e dell’ambiente».

«Alla luce dei dati dell’agenzia dell’Onu – rincarano la dose gli esponenti di Green Italia Roberto Della Seta e Francesco Ferrante – le ultime misure di politica energetica dell’Italia appaiono ancora più sconsiderate: l’apertura di una stagione di trivellazioni petrolifere per aumentare l’utilizzo degli idrocarburi, e la scelta di privilegiare il trasporto su gomma qualificano il governo Renzi come pericolosamente sbilanciato a favore del fossile e dell’aumento della C02. Il rapporto mette nero su bianco che i fenomeni meteorologici stanno diventando sempre più estremi a causa delle attività umane, e una strategia di contrasto deve essere messa in campo da subito, anche in vista del meeting delle Nazioni Unite sul clima del prossimo anno a Parigi. L’Europa ha l’occasione di essere il leader globale nella lotta ai cambiamenti climatici,............

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