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21 settembre 2014

People’s Climate March: la più grande marcia per il clima- Obiettivo: fare pressione sul summit ONU d’emergenza sul cambiamento climatico

Tratto da La Stampa

People’s Climate March: la più 
grande marcia per il clima

150 eventi in italia, a Roma attese 
migliaia di persone alle 15 al Colosseo


Segnatevi questo nome “People’s Climate March”: sarà la più grande mobilitazione globale per il clima della storia. In vista del Climate Summit, l’incontro d’emergenza ONU voluto da Ban Ki-Moon per discutere 
del problema del cambiamento climatico società civile, ambientalisti, movimenti e semplici cittadini hanno deciso di mobilitarsi 
domenica 21 settembre. Il messaggio è chiaro: le Nazioni 
devono agire subito per affrontare il cambiamento del clima. 
Prima che sia troppo tardi. 

La mobilitazione è senza precedenti. Si terranno manifestazioni in 
tutte le città del mondo per mandare un chiaro messaggio ai governanti che martedì si riuniranno a New York per il 
vertice d’emergenza Onu sui cambiamenti climatici .
Nella Grande Mela è tutto pronto. Gli organizzatori, guidati dal
 movimento globale 350.org, nato dalla mente di Bill McKibben, prevedono 
oltre un milione di persone. Secondo McKibben il climate change «è il problema globale che definisce una generazione.
 Non possiamo ignorarlo». 

New York sarà quindi un momento storico, nel vero senso della
parola e non tanto come proclama mediatico. .... Oltre 2 milioni di
 persone hanno firmato la petizione internazionale lanciata 
dalla rete di mobilitazione globale Avaaz. 

«Due milioni di firmatati sono un chiaro segnale per il mondo 
politico: i cittadini del mondo sono coscienti della sfida per 
salvare il clima e sono pronti a chiedere un cambiamento: è 
necessaria un’immediata rivoluzione energetica verso le energie rinnovabili. La presa di coscienza è il primo passo per innescare 
questa rivoluzione, poi però serve anche altro.....

In Italia sono previsti almeno 150 eventi, praticamente in ogni città della
 penisola. 
«Sono 3 le richieste che portiamo al governo italiano, che sarà presente il 23 settembre al summit di New York, con Matteo Renzi», spiega ancora Caciagli, 
una delle ideatrici dell’evento. «Che il tema del cambiamenti climatici diventi un punto prioritario nell’agenda di Governo, impegnandosi verso obiettivi ambiziosi di taglio delle emissioni di CO2 e degli 
altri gas serra. Occorre un’accelerazione della trasformazione 
del sistema di produzione di energia che permetta l’uscita dai combustibili  fossili e ponga fine ai sussidi alle fonti fossili, a
 favore di una generazione energetica distribuita, democratica
 e pulita.
 Una trasformazione capace di creare anche nuovi posti di lavoro e occasioni di sviluppo, frenata solo dalle lobby del fossile».

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