Sblocca Italia, piano Renzi per inceneritori: “Rifiuti da fuori Regione e nuovi impianti”
Il decreto segue la linea già seguita dall'ex premier Letta e aggiunge la possibilità di costruire nuovi forni per arrivare alla dismissione delle discariche.
Nel futuro dell’Italia i rifiuti viaggeranno da nord a sud e saranno smaltiti non solo negli inceneritori già attivi, ma anche in impianti nuovi che saranno realizzati nei prossimi anni. C’è l’impegno per la raccolta differenziata, ma sarà meno conveniente a livello economico dopo l’investimento su altri forni: gestiti da società partecipate con l’aiuto dello Stato, per far funzionare i conti dovranno continuare a bruciare immondizia. È quanto potrebbe accadere secondo il decreto Sblocca Italia, che alla voce “ambiente” porta avanti, in merito alla politica di gestione rifiuti, tutte le strategie già messe in piedi dal governo di Enrico Letta. E non solo.
Nel collegato alla legge di stabilità, in definizione in questi giorni, era proposta l’individuazione di una “rete nazionale integrata e adeguata di impianti di incenerimento e coincenerimento di rifiuti”. Un provvedimento che dava via libera di fatto alla circolazione dell’immondizia da una regione all’altra, sfruttando gli inceneritori esistenti a livello nazionale in modo che le regioni con più impianti, come quelle del nord Italia, sopperissero alle mancanze di quelle del sud, bruciando i rifiuti provenienti oltre i confini dei bacini di riferimento locale. Nel decreto Sblocca Italia messo a punto dal nuovo ministro Gian Luca Galletti la musica non cambia, e si prevede persino la costruzione di nuovi impianti “di termotrattamento”, che nel documento vengono definiti “infrastrutture strategiche di preminente interesse nazionale”. Il testo è in fase di lavorazione e il punto in questione, come risulta dalla bozza, è ancora da valutare, ma le intenzioni sembrano essere quelle di ampliare la rete esistente di inceneritori. ...
Il ministro Galletti, interpellato dal fattoquotidiano.it, ha fatto sapere tramite il suo portavoce di essere impegnato in una riunione della commissione Ambiente e non ha voluto dare ulteriori chiarimenti in merito alla posizione del governo sugli inceneritori e le politiche di gestione dei rifiuti......
.......Per il Movimento 5 stelle i tre provvedimenti – dl 91, collegato ambientale e Sblocca Italia sono tre fronti diversi, anche se collegati, che costituiscono “un vero e proprio attacco all’ambiente da parte del Governo”, che andrebbe invece a favorire le società che gestiscono e realizzano gli impianti, danneggiando la salute dei cittadini. “Con la scusa di semplificare – aggiunge Zolezzi – si preferisce seguire la logica delle speculazioni per accontentare le lobby, invece di investire nelle bonifiche e nei progetti di riciclo e recupero”.
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