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05 settembre 2014

350.org :Papa Francesco scelga di non investire nel fossile.

Tratto da Il Fatto Qutidiano 

di Maria Rita D'Orsogna

Fisico, docente universitario, attivista ambientale


Energia: Papa Francesco scelga di non investire nel fossile.


Il gruppo 350.org, guidato da Bill McKibben, è uno dei principali movimenti del mondo contro i cambiamenti climatici. Nel corso degli anni hanno lanciato varie iniziative, fra cui sit in alla Casa Bianca contro l’oleodotto Keystone XL dal Canada, o “Hands on the Sand”, catene umane lungo la spiaggia contro le trivellazioni, evento ripreso anche in Italia.
Qualche anno fa hanno creato una campagna per chiedere ad università ed enti di pubblici di “divestire” dalle fonti fossili. In questi giorni hanno lanciato un nuovo appello: chiedere anche al Vaticano di non investire in petrolio e gas.
Il gruppo di Bill Kibben si ispira alla imminente enciclica di Papa Francesco sul ruolo dell’umanità nella cura della Terra, e ricorda che se è eticamente sbagliato distruggere il pianeta, allora è anche eticamente sbagliato trarne profitti. E questo è qualcosa su cui tutti possono essere d’accordo – cristiani ed atei.
Negli ultimi due anni centinaia di università, città e comunità di fede in tutto il mondo hanno aderito all’iniziativa di divestire dalle fonti fossili. Nel mese di giugno 2014, l’Università di Dayton in Ohio è diventata la prima università cattolica ad impegnarsi nel divestimento.
Ora, secondo Bill Mc Kibben, è il momento delVaticano: Papa Francesco ha l’opportunità di aggiungere la sua voce – e simbolicamente quella di 1.2 miliardi di cattolici – a questa causa. Il Vaticano è stato il primo Stato del mondo ad emissioni zero di CO2, e questo è un buon inizio.  Ma non basta: adesso viene chiesto al Papa di usare il suo potere affinché la Banca del Vaticano, con il suo bottino di 10 miliardi di euro, cessi ogni investimento nell’industria fossile, perché questa la principale responsabile dei cambiamenti climatici.
Il Papa ha parlato in varie occasioni dell’importanza di difendere l’ambiente, ed è evidente che sussiste un imperativo morale ad agire: se non facciamo nulla le conseguenze di inquinamento e di cambiamenti climatici saranno disastrose, specie per i più vulnerabili e questo lo dice ogni rapporto scientifico o governativo degli ultimi anni.              
La campagna di Bill Mc Kibben è stata finora di gran successo: a Luglio il World Council of Churches, che rappresenta circa 500 milioni di persone ha votato per il divestimento. La Chiesa Cattolica non fa parte di questo gruppo.  Ad Aprile del 2014 vari gruppi religiosi dall’Australia e dal Nord America hanno scritto al Papa Francesco, illustrando perché il divestimento fosse un imperativo morale per la Chiesa Cattolica.
E’ evidente che se la banca del Vaticano decidesse di seguire una strada simile, sarebbe un segnale forte anche per lo scellerato governo di Matteo Renzi che pare ancorato in tutto e per tutto alle trivellazioni in ogni parte d’Italia.

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