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01 ottobre 2014

Delibera regionale su Tirreno Power: la dottoressa Minervini ascoltata in Procura

Tratto da IVG

Delibera regionale su Tirreno Power: la dottoressa Minervini ascoltata per oltre 2 ore in Procura

Savona. Questa mattina, come previsto il direttore generale del Dipartimento Ambiente della Regione Liguria Gabriella Minervini ha risposto alla convocazione del Procuratore Francantonio Granero ed è arrivata a palazzo di giustizia per fornire chiarimenti sulla delibera della Giunta Burlando riguardo la nuova AIA per Tirreno Power.
La dottoressa Minervini intorno alle 11,15 è entrata nell’ufficio del Procuratore, dove erano presenti anche il sostituto Paolucci ed alcuni uomini della polizia giudiziaria, ed è uscita quasi tre ore dopo, intorno alle 14, senza rilasciare nessuna dichiarazione. Visibilmente provata dal colloquio ha preferito percorrere il corridoio del sesto piano di palazzo di giustizia senza fermarsi a parlare coi cronisti. Nessun commento nemmeno da parte del Procuratore Granero che si è limitato a confermare che durante l’interrogatorio sono stati approfonditi nel dettaglio i contenuti della delibera regionale.
La scelta di ascoltare il dirigente della Regione probabilmente va inserita in un contesto di indagine a 360° sulla centrale vadese: già nei mesi scorsi in Procura non era stato nascosto il fatto che sotto la lente degli inquirenti non fossero finite solo le condotte dei manager Tirreno Power o le emissioni, ma anche tutte le condotte che, in qualche modo, erano collegate alle attività del gestore dell’impianto. Insomma da palazzo di giustizia si era intuito che i magistrati avessero iniziato ad indagare anche su eventuali omissioni da parte delle istituzioni e delle autorità che avrebbero dovuto tenere sotto controllo le emissioni della centrale.

L’audizione di Gabriella Minervini si potrebbe leggere quindi come la volontà di approfondire il contesto nel quale la Regione ha deliberato fornendo un parere favorevole all’attività della centrale. Un’attività che, se riprendesse, secondo la Procura si tradurrebbe in una prosecuzione del reato di disastro doloso con i relativi danni per salute ed ambiente ipotizzati dagli inquirenti sulla base delle conclusioni delle consulenze tecniche. 
I magistrati infatti hanno bocciato il progetto per abbattere le emissioni presentato dall’azienda contestualmente all’istanza di dissequestro dei gruppi a carbone (richiesta poi respinta dal gip Fiorenza Giorgi) ritenendolo “non credibile” e ipotizzando che, qualora la centrale ripartisse, l’inquinamento continuerebbe.
Non solo, secondo quanto trapelato, la richiesta di una nuova AIA sarebbe stata vista dagli inquirenti come un tentativo di “dribblare” le prescrizioni e aggirare lo stop imposto dall’autorità giudiziaria. Probabilmente è proprio per questo motivo che la Procura ha voluto conoscere da vicino i contenuti dell’atto amministrativo che, almeno dal punto di vista politico, dà un parere positivo al Ministero affinché Tirreno Power venga autorizzata a proseguire con la sua attività......
 Continua qui Olivia Stevanin

Leggi anche su La Stampa

Delibera regionale: Minervini “torchiata” per due ore in Procura

L’audizione del dirigente nell’ufficio di Granero
....Fin qui tutto fin troppo liscio e formale, peccato che al sesto piano di Palazzo di giustizia, dove il caso Tirreno Power viene affrontato come un «disastro ambientale e sanitario» che in dieci anni avrebbe portato a 427 morti e a 2683 ricoveri ospedalieri per patologie respiratorie e cardiache (dati sciorinati nel decreto di sequestro dei gruppi a carbone), il procuratore Francantonio Granero, avuta «informalmente» la delibera, martedì seduta stante abbia deciso di convocare nel suo ufficio, con procedura d’urgenza, la dirigente del Dipartimento Ambiente.  

Gabriella Minervini non è un dirigente qualsiasi: oltre all’incarico in Regione è anche coordinatore dell’Osservatorio Salute Ambiente costituito proprio per valutare l’impatto sanitario della centrale sul territorio. Un organismo contestato dagli ambientalisti, ma che comunque ha un ruolo strategico proprio per i compiti che le sono stati affidati dalla Regione con la delibera che, anni fa, aveva dato l’ok alla «vecchia» Aia. ....

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