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22 novembre 2014

GREENREPORT:Reati ambientali, Ue: «Dietro ci sono mafia e altre organizzazioni criminali»

Tratto da Greenreport
Il primo rapporto Eurojust, organismo europeo di cooperazione giudiziaria
Reati ambientali, Ue: «Dietro ci sono mafia e altre organizzazioni criminali»
Sanzioni bassissime e profitti fino a 70 miliardi di euro l’anno incoraggiano l’attività
[21 novembre 2014]
reati ambientali Eurojust
Mentre in Italia si discute di reati ambientali dopo la decisione della Corte di Cassazione sulla vicenda Eternit che ha considerato tutto prescritto, mentre il Parlamento Italiano si copre il capo di cenere per le norme sulla prescrizione (magari anche chi ne aveva approvate spacciandole come esempio di giustizia), mentre si invoca da più parti l’introduzione dei reati ambientali nel Codice Penale… dall’Europa arriva come una bomba un nuovo rapporto (Strategic Project on Environmental Crime) pubblicato da Eurojust, l’organismo europeo che si occupa di cooperazione giudiziaria, secondo il quale «certe organizzazioni criminali sono dietro le attività di criminalità ambientale transfrontaliera. Paradossalmente, mentre questo tipo di criminalità genera profitti sostanziali (l’estimazione è di 30 a 70 miliardi di dollari all’anno, secondo l’Ocse), le statistiche mostrano che la criminalità ambientale viene raramente condannata dalle autorità nazionali. Il numero di casi che sono trasmessi ad Eurojust rimane basso, anche se c’è la necessità di operare in un modo trans-frontaliero per arrivare a condannare».

La nuova commissaria europea alla Giustizia, la socialista ceca Vera Jourova, ha detto: «Una delle mie priorità è di rafforzare la fiducia dei cittadini nei sistemi giudiziari dell’Ue. E una delle cose necessarie per rafforzare questa fiducia è quella di attuare i procedimenti ed assicurarsi che i criminali pericolosi siano effettivamente inviati in prigione. Allo stesso tempo, quando vengono emessi ordini di perquisizione e di sequestro, è necessario proteggere i diritti dei cittadini e lo Stato di diritto. Per questo è imperativo che i Procuratori vengano coinvolti fin dall’inizio nella lotta contro la criminalità transfrontaliera. La criminalità ambientale è una minaccia per la vita umana, la salute, e per le risorse naturali. Questi reati hanno un effetto su tutta la società. Bisogna combatterli duramente come gli altri reati».
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