Le 30 industrie che inquinano di più in Europa: ci sono costate 59 miliardi di euro nel 2012.
I costi dell'inquinamento industriale in Europa sono elevatissimi e si attestano, secondo una stima dell'EEA, tra i 59 miliardi di euro e i 189 milioni di euro.
L'inquinamento generato dalle attività industriali in Europa ci è costato 56 miliardi di euro nel 2012. I conti li fa la , l'Agenzia europea per l'ambiente attraverso il dossier Air Quality Report in Europe recentemente pubblicato.
L'EEA ha dunque misurato gli effetti dannosi causati dell'inquinamento dell'aria, tra cui la morte prematura, i costi ospedalieri, le giornate di lavoro perse, problemi di salute, i danni agli edifici e i ridotti rendimenti agricoli. Nel rapporto ci sono anche i nomi degli impianti più dannosi in Europa, sono 30 impianti che nella maggior parte dei casi producono energia elettrica da carbone e lignite e presenti principalmente in Europa orientale e Germania.
Hans Bruyninckx, direttore esecutivo dell'AEA, ha detto:
Mentre tutto il beneficio della produzione di energia va all'industria, scopriamo che le tecnologie utilizzate da questi impianti impongono costi nascosti sulla nostra salute e sull'ambiente. E' importante riconoscere che altri settori, soprattutto il trasporto e l'agricoltura, contribuiscono anche alla scarsa qualità dell'aria.
Qui le 30 industrie, per la maggior parte centrali termoelettriche collocate nell'europa dell'Est, la cui attività incide in maniera fortemente negativa sia sul bilancio economico sia sul bilancio ambientale.
Come ci ricorda l'EEA, l'inquinamento dell'aria è un problema innanzitutto economico e poi ambientale.
Infatti l'esposizione agli agenti inquinanti quali PM10, PM2,5, Diossido d'Azoto, Zolfo, Ozono, Arsenico, Piombo, ecc. causa morti premature, infarto, malattie respiratorie e contaminazioni del cibo che entra nella catena alimentare.
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