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02 dicembre 2014

Tirreno Power, nessuna sospensione della conferenza dei servizi: il Ministero dell'Ambiente conferma che l’iter va avanti

Tratto da Ivg


Tirreno Power, nessuna sospensione della conferenza dei servizi: il Ministero conferma che l’iter va avanti

Vado L. La sospensione delle delibere da parte di Regione e Comuni di Quiliano e Vado Ligure non basta a fermare la conferenza dei servizi per il rinnovo anticipato dell’AIA (Autorizzazione Integrata Ambientale) per la centrale Tirreno Power di Vado Ligure. A dirlo è direttamente il Ministero dell’Ambiente che, rivolgendosi direttamente agli enti locali, chiarisce che l’aver sospeso le deliberazioni dello scorso settembre (con le quali si esprimeva parere favorevole alla prosecuzione dell’attività della centrale) “non può comportare in alcuna misura la possibilità di una rimessione della questione al Consiglio dei Ministri”.
Il Ministero, questa mattina, ha inviato una lettera alle parti coinvolte nella conferenza dei servizi proprio per chiarire, allo stato attuale, nessuna richiesta di sospensione dell’iter può essere accolta. Citando la legge 241 del 7 agosto 1990 (articolo 14 ter, comma 7) dal Ministero viene precisato che “si considera acquisito l’assenso dell’amministrazione il cui rappresentante, all’esito dei lavori della Conferenza, non abbia espresso definitivamente la volontà dell’amministrazione rappresentata”. Il messaggio è chiaro, ma viene ribadito anche qualche riga più sotto dove si legge che “la dichiarata volontà di Regione ed enti locali di ‘non volersi esprimere’ equivale ad una condivisione del parere della Commissione istruttoria per l’AIA Ippc oggetto della prossima riuniona del 4 dicembre”.
Il Ministero non si limita a negare la sospensione della conferenza dei servizi, ma chiarisce anche a quali condizioni potrebbe scattare: ovvero solo davanti al “dissenso di uno o più rappresentanti delle amministrazioni” che “deve essere manifestato nella conferenza dei servizi e deve essere congruamente motivato”. Solo in questo caso allora la questione sarebbe rimessa alla deliberazione del consiglio dei Ministri.
Alla luce della comunicazione ministeriale è chiaro che giovedì pomeriggio l’iter per il rinnovo anticipato dell’AIA non dovrebbe subire nessuno stop, ma, al contrario, dovrebbe procedere regolarmente. Un passaggio che, fino a ieri, alla luce delle prese di posizione delle amministrazioni e dei pareri sanitari negativi, non appariva così scontato. Adesso per vedere intervenire il Governo, come auspicato nella scorsa settimana, i sindaci di Quiliano e Vado e la Regione dovrebbero decidere di prendere una posizione ben precisa contro la centrale di Vado.

Intanto, mentre dal Ministero dell’Ambiente partiva la lettera a proposito della conferenza dei servizi, in Procura proprio un funzionario di quell’uffico veniva ascoltato come persona informata sui fatti dai magistrati savonesi. Un’audizione sulla quale non trapela nulla di più.

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