Rassegna stampa di oggi 9 gennaio 2015

Tratto da Savona News

Tirreno Power, si estende il registro degli indagati: dalle audizioni rafforzata la consulenza sul danno alla salute.

Confermata l’iscrizione nel registro degli indagati della dottoressa Gabriella Minervini, responsabile del Dipartimento Ambiente della Regione

Sarà presto redatto l’elenco degli indagati nell’ambito dell’inchiesta sulla centrale termoelettrica di Vado Ligure. E’ quanto trapela dalla Procura della Repubblica di Savona, alla luce della conferma dell’iscrizione nel registro degli indagati della dottoressa Gabriella Minervini, responsabile del Dipartimento Ambiente della Regione. La dottoressa infatti, ascoltata come persona informata sui fatti il primo ottobre, il 18 e il 22 dicembre scorso, al termine della terza audizione è stata invitata a nominarsi un legale.

Una responsabile regionale si va quindi ad aggiungere ai cinque indagati, nei vertici aziendali, tra i quali Giovanni Gosio, ex direttore generale di Tirreno Power e Pasquale D’Elia, direttore dello stabilimento (per disastro ambientale). Mentre l’inchiesta continua a 360 gradi, non è infatti escluso che l’elenco degli indagati possa estendersi. I magistrati redigeranno presto una lista completa (che potrebbe essere sottoposta a modifiche ulteriori).

Intanto, le ultime audizioni che hanno coinvolto figure competenti in materia sanitaria, sembrerebbero aver rafforzato l’esito della consulenza, che motiva il danno alla salute, portata avanti dai magistrati nell’inchiesta Tirreno Power. 

Questo quanto trapela dalla Procura in seguito alle convocazioni, come persone informate sui fatti, della dottoressa Maria Paola Briata, direttore della struttura complessa di Igiene e Sanità Pubblica dell’Asl2 Savonese; della dottoressa Marina Vercelli, responsabile dell’Istituto Nazionale per la Ricerca sul Cancro (IST); del medico Valerio Gennaro, epidemiologo dell’IST di Genova e del dottor Ugo Trucco, presidente dell’Ordine dei Medici di Savona.

Immagini tratte dai quotidiani oggi in edicola.

                         Da "Il Secolo XIX"

Da "La Stampa"