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14 gennaio 2015

Deutsche Bank sul fotovoltaico: grid-parity nell'80% dei mercati entro il 2017....ma in Italia crollo causa spalma-incentivi

Tratto da Qualenergia

Deutsche Bank sul fotovoltaico: grid-parity nell'80% dei mercati entro il 2017

Nel giro di 3-4 anni il fotovoltaico potrebbe essere in grid parity nel 50% dei mercati potenziali e nello scenario migliore addirittura nell'80% dei mercati entro la fine del 2017. Lo prevede l'ultimo, molto ottimista, report della banca tedesca. Nuovi modelli di business spingeranno le installazioni solari, con diverse utility che entreranno in gioco
Il fotovoltaico è già conveniente senza incentivi rispetto all'elettricità retail in circa 40 Paesi. Nel giro di 3-4 anni potrebbe essere in grid-parity nel 50% dei mercati potenziali e nello scenario migliore addirittura nell'80% dei mercati entro la fine del 2017. Il basso prezzo del petrolio non costituisce un problema per il settore. Nuovi modelli di business spingeranno le installazioni su tetto, con diverse utility che entreranno in gioco. Ci sarà da guadagnare per chi riuscirà a commercializzare per primo le tecnologie per l'accumulo più convenienti.
A dirlo è Deutsche Bank nel suo ultimo industry focus sul settore (allegato in basso). Se recentemente ci siamo abituati a leggere report provenienti dal mondo bancario che sul solare sono addirittura più fiduciosi delle associazioni di settore, questo è senza dubbio uno dei più ottimisti.
Il solare non incentivato, scrivono gli analisti della banca tedesca, al momento ha costi di produzione tra gli 0,13 e 0,23 $/kWh (0,11-0,22 €), ben al di sotto dei costi dell'elettricità dalla rete in diversi mercati (vedi grafico sotto).
Deutsche Bank si aspetta per i prossimi 3 anni ulteriori cali dei prezzi del 5-15% l'anno e, dunque, che il costo di un impianto installato scenda fino del 40% rispetto a ora nel giro di 4-5 anni. Se ciò accadesse almeno il 50% dei mercati potenziali sarebbe in grid-parity. Se al calo dei prezzi del FV poi si associasse un aumento del prezzo dell'elettricità del 3% l'anno, entrerebbe in grid-parity un ulteriore 30% dei mercati potenziale, fino ad arrivare nello scenario più ottimistico con l'80% dei mercati in grid-parity già a fine 2017.
Con l'aumento della competitività, stima Deutsche Bank, il TAM, total addressable market, cioè il mercato potenziale cui il fotovoltaico può rivolgersi (diverso dal mercato reale, previsto per il 2015 sui 53-58 GW) passerebbe in 5 anni dai 140 GW/anno attuali a 260 GW/anno. Insomma, il solare ha davanti praterie enormi da conquistare.....Continua qui

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Cresciuti più di quanto ci si aspettava gli investimenti mondiali in fonti rinnovabili, su del 16%, spinti soprattutto dal solare fotovoltaico. Molto bene la generazione distribuita, che ha attirato il 34% in più di capitali. La Cina continua la crescita. In Italia invece calo del 60%, soprattutto a causa dei tagli retroattivi al fotovoltaico. Gli ultimi dati di Bloomberg.
A crollare è invece l'Italia “colpita dai tagli retroattivi al fotovoltaico”, specifica Bnef: da noi gli investimenti in energia pulita sono stati il 60% in meno rispetto al 2013, fermandosi a 2 miliardi di dollari. Ma per il 2015 ci sarebbero le condizioni per ripartire.

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