deciso un tavolo tecnico il 25 febbraio tra l’azienda e i ministeri di Ambiente, Salute e Sviluppo Economico, alla ricerca di una soluzione .
Secondo quanto trapela dagli ambienti romani, infatti, l’azienda avrebbe manifestato qualche dubbio sull’opportunità di andare avanti, nonostante il ministro Galletti abbia comunicato ai vertici di Tirreno Power la disponibilità a risolvere una alla volta le eccezioni sollevate dall’azienda.
Ciò che realmente è al centro della discussione, infatti, è la possibilità di modificare in qualche modo l’Aia...
Imperativo rivedere l’Aia, dunque...
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IMPERATIVO RICORDARE A TUTTI I FUTURI PARTECIPANTI E DECISORI CONVOCATI AL TAVOLO DEL 25 FEBBRAIO CHE
SOPRA QUEL TAVOLO C' E'
LA NOSTRA SALUTE...
......PER CHI CONTINUA A PREMERE E VORREBBE FAR "INTERVENIRE IL GOVERNO" PER FAR MODIFICARE ED AMMORBIDIRE IL DECRETO FINALE SULL' AIA..........
ECCO UN BREVE PROMEMORIA
......Le motivazioni delle riunioni ci sono parse e ci paiono francamente anomale rispetto a quanto previsto dalla normativa europea e nazionale per il rilascio dell’Autorizzazione integrata ambientale - AIA, che non ci pare contemplare un ruolo del Consiglio dei ministri per la "correzione" dei contenuti dell'autorizzazione definiti dai competenti organismi tecnico-scientifici, allo scopo di venire incontro alle esigenze dichiarate dal richiedente l'autorizzazione stessa.
Nel merito della vicenda ci sia consentito nuovamente rammentare che l’Autorità Giudiziaria (il GIP presso il Tribunale di Savona) nel marzo scorso ha emesso un provvedimento di sequestro preventivo, tuttora vigente, delle due sezioni a carbone di questa centrale ritenendo configurato il delitto di cui all’art. 434, comma 2, c.p., ossia il disastro consumato, a fronte di una situazione di gravissimo danno ambientale e sanitario. Inoltre
PERCHE' QUESTE IMMAGINI E QUESTE PAROLE rimangano BENE IMPRESSE ripubblichiamo uno stralcio del post del 4 dicembre
Ha evidenziato l' avvocato Matteo Ceruti in sede di Conferenza dei servizi "Gli esiti davvero drammatici, sul piano ambientale e ancor più su quello sanitario, delle ricerche condotte dai tecnici incaricati dalla Procura di Savona sono evidentemente conseguenti alla collocazione della centrale Tirreno Power in piena area urbana densamente popolata: un rapido sguardo alle fotografie pubblicate sul sito web del Comitato Uniti per la Salute rende evidenza di questa ubicazione assolutamente fuori da ogni logica.
Quest'ultima è la ragione di assoluta particolarità che contraddistingue quest'impianto industriale e che dovrete necessariamente tenere presente al momento di decidere.”
"Ribadiamo quindi che NON è compito delle amministrazioni locali quello di appellarsi a scelte strategiche nazionali che sono di competenza governativa, il problema, e già di per sé notevolissimo, su cui hanno responsabilità e competenza è qui, e riguarda i valori di emissione di questo impianto e in questo contesto."
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All'ombra delle ciminiere
PERCHE' NESSUNO ABBIA PIU' IL CORAGGIO DI DIRE IO NON SAPEVO ....
CONFIDIAMO CHE A BREVE........
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Tirreno Power: se il tavolo tecnico fallisce è già pronto il piano B, senza il carbone a Vado
Vado Ligure. Si lavora per salvare la centrale di Vado Ligure; ma, a quanto pare, se anche il tavolo tecnico deciso oggi dal Governo dovesse andare male, Tirreno Power avrebbe già pronto un “piano B”.
Che prevede la continuazione dell’attività anche senza il carbone a Vado Ligure.
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Tirreno Power, nuovo incontro a Palazzo Chigi
18 Febbraio 2015
Si è tenuto oggi pomeriggio a Palazzo Chigi un incontro sulla centrale Tirreno Power di Vado Ligure, convocato dal Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Graziano Delrio, alla presenza del Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Gian Luca Galletti, e a cui hanno partecipato rappresentanti dei Ministeri della Salute e dello Sviluppo Economico, il Presidente della Regione Liguria, Claudio Burlando, il sindaco di Vado Ligure e presidente della Provincia di Savona, Monica Giuliano, il sindaco di Quiliano, Alberto Ferrando, il direttore generale di Tirreno Power, Massimiliano Salvi, e le rappresentanze sindacali Cgil, Cisl, Uil, Ugl, e la rsu aziendale.
Durante l’incontro sono stati esaminati i provvedimenti seguiti alla scorsa riunione di dicembre e le principali problematiche ancora esistenti. Il Governo ha ribadito, nell’ambito delle proprie competenze, di essere pronto ad adottare le soluzioni che consentano la ripresa dell’attività degli impianti. In seguito alle richieste di approfondimento presentate dall’azienda, si è stabilita, su proposta della Regione Liguria, la convocazione di un tavolo tecnico ristretto che si riunirà già la settimana prossima.
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