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15 febbraio 2015

L’Unione europea sta varando un sistema energetico comune. Come?

Tratto da Gruppodinterventogiuridicoweb

L’Europa e il progetto per la creazione dell’Unione Energia.

L’Unione europea sta varando un sistema energetico comune. Come?
Gruppo d’Intervento Giuridico onlus
albero soloLo scorso 4 febbraio la Commissione Europea ha ufficialmente avviato i lavori che porteranno alla creazione della “Unione dell’Energia” (Energy Union).
......la Conferenza che ha sancito l’inizio della procedura si è tenuta a Riga, il 6 febbraio scorso. La Conferenza, che ha visto la partecipazione di circa 400 tra politici, accademici e professionisti nel settore energetico, si è svolta nella forma di un dibattito circa gli aspetti cruciali dell’Unione dell’Energia le misure da adottare.
Ma qual è la strategia che guiderà la futura Unione dell’Energia?
L’obiettivo dell’Unione dell’Energia è di superare la vulnerabilità delle politiche energetiche attuali e raggiungere gli obiettivi fissati dall’UE in ambito climatico ed energetico. Vista l’eccessiva dipendenza dell’UE dalle importazioni di combustibili fossili e gas, è di vitale importanza ridurre tale dipendenza e allo stesso tempo mantenere il mercato dell’energia aperto a stati terzi. 
L’Europa ha bisogno di maggiore cooperazione a livello regionale per essere competitiva ed efficiente nello sviluppo delle infrastrutture e dei mercati energetici. 
La leadership dell’UE nel sviluppare il settore delle energie rinnovabili deve essere collegato all’obiettivo di acquisire nuovamente competitività industriale attraverso innovazione.
I 5 aspetti chiave della strategia Unione dell’Energia saranno i seguenti:
1) Dare maggiore enfasi alla sicurezza delle forniture energetiche, anche attraverso maggiore solidarietà, fiducia e rappresentanza comune;
2) Un mercato dell’energia completo, capace di connettere l’intera Europa,
3) Una misurazione della domanda per questioni di sicurezza energetica e in linea con i principi di competitività;
4) Ridurre la presenza di combustibili fossili nel mix energetico e rendere l’Europa leader globale nel settore delle rinnovabili e delle altre tecnologie a basso uso del carbone;
5) Aumentare gli sforzi nell’ambito della ricerca e dell’innovazione e della “crescita verde”.
Per quanto riguarda infine le tempistiche, nel giugno 2014 il Consiglio Europeo aveva definito gli aspetti sui quali era richiesta maggiore attenzione, in altre parole: energia conveniente per i consumatori; fornitura dell’energia garantita a tutti gli stati membri; ed energie rinnovabili per fronteggiare la minaccia dei cambiamenti climatici.
Come sopra menzionato, la conferenza di Riga della settimana scorsa ha avviato il “Riga Process”, vale a dire la procedura che porterà all’adozione dell’Unione dell’ Energia.
La prima discussione formale a livello Ministeriale è stata fissata per il 5 marzo 2015. ......
Federico Esu

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