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06 maggio 2015

Papa Francesco:"Dio perdona sempre,l'uomo a volte,la natura mai".

Tratto da Greenbiz


L'attenzione che Papa Francesco e la Chiesa stanno mostrando di rivolgere alle grandi questioni ambientali è, in una sola parola, provvidenziale.
È alle viste un'Enciclica sull'ecologia e appena qualche giorno fa, nella ricorrenza mondiale dell'Earth Day, il Papa ha ricordato con grande efficacia l'importanza e il dovere di custodire il Creato, che è solo un prestito per l'uomo.
È molto importante che una voce tanto autorevole e amata come quella del Pontefice porti all'attenzione di tutti l'urgenza di questi problemi, affinché non vengano oltre percepiti come questioni da salotto, ma sia chiaro che riguardano ciascuno di noi e la sopravvivenza stessa della nostra specie, a cominciare dai più poveri e indifesi.
Sono questioni che accomunano l'umanità intera e devono pertanto essere motivo di condivisione interculturale, interrazziale e interreligiosa. 
In questo orizzonte è importante che i cittadini italiani e il Governo raccolgano il testimone e si impegnino concretamente nella battaglia che mette la cura del Pianeta e il contrasto ai cambiamenti climatici come una priorità assoluta.

Tratto da Greenbiz

LA LETTERA DI GREENPEACE – In vista dell’enciclica, Greenpeace scrive una lettera apertacome ringraziamento per le iniziative a difesa del clima  globale, proprio mentre, in queste ore, si tiene una Conferenza in Vaticano sul tema dei cambiamenti climatici.
Una delle maggiori minacce per il clima della Terra proviene dallo sfruttamento irresponsabile di carbone e petrolio - si legge nella lettera a firma di Giuseppe Onufrio, direttore esecutivo di Greenpeace Italia - I governi mostrano poca saggezza in questo campo e grandi interessi industriali sono ancora legati a queste fonti di energia, distruttive per l’ambiente, per il clima e oggetto di sanguinosi conflitti".
La richiesta al Papa è affinché invii un appello a tutti i governi e ai leader dell’industria perché s’impegnino concretamente nella direzione del contrasto al riscaldamento globale, per un sistema energetico basato al 100% sulle rinnovabili, che sia accessibile a tutte le persone nel Pianeta. E, come ricordano da Greenpeace, al vertice Onu sui cambiamenti climatici dello scorso settembre, il Summit interreligioso ha presentato una dichiarazione comune di responsabilità a ridurre le emissioni di gas a effetto serra. 
Inoltre, i rappresentanti dei gruppi religiosi hanno chiesto ai governi di assicurare l’accesso per tutti alle fonti di energia rinnovabile e l’eliminazione dei combustibili fossili entro il 2050.

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