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17 giugno 2015

SAVONA.Tirreno Power, la procura annuncia la fine delle indagini: 86 gli indagati

Tratto da Savona News

Ad oltre un anno dal sequestro della centrale è stato notificato il 415 bis, l’avviso di fine indagini agli indagati coinvolti nell’inchiesta

Inizia una nuova fase nella vicenda Tirreno Power.Oggi è stato ufficialmente notificato il 415 bis, l’avviso di fine indagini agli indagati coinvolti nell’inchiesta. E’ arrivata questo pomeriggio la conferma da parte della magistratura savonese sulla chiusura dell’inchiesta sulla centrale termoelettrica di Vado Ligure. Per i capi di imputazione si conferma il disastro ambientale per danno alla salute e l'omicidio colposo.
Aumentano vertiginosamente gli imputati, dai noti 47, sono diventati 86: numero che comprende tecnici e amministratori di enti pubblici e locali.

L’imminente notifica era trapelata solo l’altro ieri dal sesto piano del palazzo di Giustizia, dove il procuratore capo Francantonio Granero aveva specificato che la chiusura delle indagini sarebbe avvenuta nei “tempi tecnici strettamente necessari”. Ed ecco oggi arrivare le conferme. Rilevante è stato il lavoro dei magistrati Francantonio Granero e Chiara Maria Paolucci che hanno raccolto nei capi di imputazioni tutte le accuse mosse agli indagati.
Gli avvisi di fine indagini agli indagati saranno notificati a partire da domani mattina. Da parte della procura vige un "impenetrabile riserbo", ma sembrano confermarsi nell'elenco degli indagati gli ex vertici aziendali tra i quali Giovanni Gosio, Pasquale D’Elia, Massimiliano Salvi, dirigenti e amministratori regionali come l’ex presidente della Regione Claudio Burlando con gli ex assessori Renzo Guccinelli e Claudio Montaldo, la dottoressa Gabriella Minervini, responsabile del Dipartimento Ambiente della Regione, i sindaci di Vado Ligure, Monica Giuliano e di Quiliano, Alberto Ferrando.
Secondo la procura, i funzionari regionali responsabili dei procedimenti di Aia e gli amministratori regionali che hanno partecipato alle delibere con cui la Regione ha dato il suo ok a far operare i gruppi a carbone prima e dopo il 2012, "avrebbero permesso di inquinare e provocare danni alla salute e all'ambiente".
Intanto è stato rinviato a data da destinarsi l'incontro che era previsto per domani, giovedì 18 giugno, a Roma alla Presidenza del Consiglio dei Ministri sulla vertenza Tirreno Power.

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