COOKIES POLICY DI UNITIPERLASALUTE.

QUESTO BLOG UTILIZZA COOKIES ,ANCHE DI TERZE PARTI.SCORRENDO QUESTA PAGINA ,CLICCANDO SU UN LINK O PROSEGUENDO LA NAVIGAZIONE IN ALTRA MANIERA ,ACCONSENTI ALL'USO DEI COOKIES.SE VUOI SAPERNE DI PIU' O NEGARE IL CONSENSO A TUTTI O AD ALCUNI COOKIES LEGGI LA "COOKIES POLICY DI UNITIPERLASALUTE".

14 luglio 2015

La rete elettrica del futuro? Losanna, un progetto rivoluzionario ad energia solare

Tratto da L' Espresso
La rete elettrica del futuro? E' molto simile a internet. In Svizzera esiste ed è un’idea italiana.
{}

Il Politecnico di Losanna ha realizzato un progetto unico al mondo. Dopo aver coperto il campus di pannelli solari, da agosto immagazzinerà l’energia prodotta in una batteria grande come un container. Il sogno? Produrre energia elettrica al 100% rinnovabile ed essere autosufficienti grazie a una rete “smart”.

L' edificio simbolo è coperto da pannelli solari blu cobalto e al primo piano ha due sale piene di macchinari, cavi, computer, taniche di acqua purissima. Sulla facciata della palazzina una barra digitale pulsa di continuo con i suoi sei metri di led viola: calcola in tempo reale l’energia prodotta dagli edifici della zona. Svizzera, Canton de Vaud. Il campus dell’EPFL, la Scuola Politecnica Federale di Losanna, è il parco solare urbano più grande del Paese. Qui si sta studiando la rete elettrica del futuro. Un progetto ambizioso, visionario, di quelli che chiamano break-through, di rottura, perché puntano a sostituire la tecnologia esistente. E nel caso della rete elettrica sembra ancor di più un azzardo, perché il sistema esistente funziona e ogni giorno lo conferma: basta schiacciare l’interruttore e la luce si accende, sempre.

Losanna, un progetto rivoluzionario ad energia solare
Eppure un team dell’EPFL, eccellenza mondiale in ambito scientifico tecnologico, sta provando ad andare oltre. Il laboratorio DESL – Distribuited Electrical System Laboratory è nato nel 2011 per studiare le smart grids, le “reti elettriche intelligenti”. E’ composto da una ventina di giovani ricercatori di tutto il mondo, dall’Iran sino al Cile; la metà sono italiani. Alla guida c’è il professor Mario Paolone, 42 anni, ex ricercatore dell’Università di Bologna e professore associato al Politecnico di Losanna. «Il sistema di produzione elettrica attuale ha una struttura che è quasi immutata da decenni», spiega alla scrivania del suo studio nel palazzo blu cobalto. «Ogni paese ha un numero ristretto di luoghi di produzione - come le centrali nucleari, idroelettriche, a gas o carbone - connessi a una rete di migliaia di chilometri che porta l’elettricità ai destinatari».....
{}

Leggi anche su Qualenergia
“Solare, solare dappertutto”: lo scenario energetico al 2040 secondo BloombergLa società di consulenza prevede che il costo degli impianti fotovoltaici cali del 48% e quello dei parchi eolici del 32%. Al 2040 le fonti rinnovabili produrranno quasi la metà dell'elettricità mondiale. Il boom si avrà soprattutto per il FV su tetto, che coprirà il 22% dei consumi elettrici europei e il 13% di quelli mondiali.(leggi qui)

La cella fotovoltaica organica che accumula l'energia per settimane
Grazie a una struttura nanometrica innovativa per il FV organico si riescono a mantenere separate le cariche anche per settimane. La scoperta fatta all'UCLA potrebbe portare a celle fotovoltaiche low-cost, dalla produzione sostenibile e che risolverebbero il grande problema della intermittenza nella produzione di energia solare.(Leggi qui)

Nessun commento: