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10 settembre 2015

280 centrali a carbone in UE:COALMAP di CAN EUROPE .Il carbone è veramente il frutto avvelenato nella lotta contro il cambiamento climatico.

Tratto da Spezia Polis articolo di  

grafica Can Europe
COAL IS A HEALTH PROBLEM           IL CARBONE E' UN PROBLEMA PER
                                                                       LA SALUTE
COAL IS A CLIMATE PROBLEM          IL CARBONE E' UN PROBLEMA PER 
                                                                       IL CLIMA
Nonostante la pretesa di essere leader nella lotta contro il cambiamento climatico, l'Unione europea ha ancora circa 280 centrali a carbone, che operano in 22 diversi Stati membri dell'UE. Climate Action Network (CAN) Europe ha visualizzato gli aspetti più cruciali della storia delle centrali a carbone europee in otto diverse mappe tematiche online da oggi qui  http://www.coalmap.eu Una delle mappe raggruppa le storie di 15 conflitti europei, tra i quali i due italiani delle centrali liguri a carbone di Vado Ligure e la Spezia. 

Secondo quanto rilevato da CAN Europe, la maggior parte delle centrali europee ha più di 30 anni, sono pertanto inefficienti, inquinanti e obsolete. La combustione del carbone è una delle maggiori fonti di emissioni di CO2, il principale attore del cambiamento climatico, e provoca 23.000 morti premature di cittadini europei ogni anno. Tuttavia, i paesi europei continuano a investire decine di miliardi nel settore delle fossili, in evidente difficoltà. UE: Leader di quale lotta?

LE MAPPE - Offrono una panoramica della flotta di centrali a carbone funzionanti e di quelle previste visualizzando le informazioni chiave sugli impatti derivanti dalla combustione del carbone in termini di inquinamento e salute. Si evidenzia come i governi siano ancora fortemente coinvolti in questo settore sia attraverso partecipazioni nelle imprese sia grazie alle ingenti sovvenzioni. Attualmente la partecipazione pubblica al business del carbone in Italia riguarda 11 centrali su 13 (circa il 30% di Enel è dello Stato e la maggioranza di A2A è detenuta dai comuni di Brescia e Milano) con previsione di espansione anche all’estero. Il governo del Montenegro infatti ha costruito una partnership con A2A al 42%, che ha dato vita all’utility EPCG per affidare a una società ceca del gruppo Skoda la costruzione di un secondo gruppo a carbone da 253 MW, che affiancherebbe quello già esistente (Mario Agostinelli - FQ)


I CITTADINI CHE RESISTONO AL CARBONE  
- “The Coal Map” presenta quindici segnalazioni di lotte locali e nazionali contro centrali a carbone e miniere. Dalla Scozia alla Turchia, i cittadini e le ONG sono legati a lunghe battaglie legali per sbarazzarsi del carbone. 
E non senza successo: negli ultimi anni, la maggior parte delle nuove proposte di progetti a carbone sono stati cancellati. La lotta locale sta rapidamente trasformandosi in una storia paneuropea contro il carbone.  
In Repubblica Ceca gli esperti legali sono riusciti a legare il destino delle isole della Micronesia all'ampliamento di un impianto di produzione di energia nel paese. In Germania, il dibattito sulla graduale eliminazione del carbone non è più su se, ma su quando e come. 

IN ITALIA, la centrale di Vado Ligure è stata chiusa per ordine del tribunale l'11 marzo del 2014, e alla chiusura delle indagini i reati contestati andavano dal disastro ambientale doloso e disastro sanitario colposo all’omicidio colposo plurimo. 
http://stories.coalmap.eu/?p=196
clicca qui per accedere alla storia di
 Vado Ligure
Dopo l'ultimo colpo messo a punto - con la partecipazione all'assemblea generale degli azionisti di Enel lo scorso 29 Maggio ha strappato a Francesco Starace la data di fine vita per la centrale della Spezia che ha compiuto 50 anni nel 2012 - il Comitato SpeziaViaDalCarbone prosegue la sua battaglia.
 
http://stories.coalmap.eu/?p=16
clicca qui  per accedere alla storia della Spezia
Il 19 Settembre SpeziaViaDalCarbone e WWF Italia organizzano alla Spezia un convegno scientifico per discutere dell'impatto del carbone e del percorso in vista della prossima Conferenza sul clima di Parigi. (Evento Facebook)

  
ENERGIE RINNOVABILI: LEADER, GREGARI E INDECISI - La ricerca ha mappato anche l'avanzare delle energie rinnovabili, evidenziando grandi differenze tra le Nazioni scandinave e l'Austria e il resto d'Europa che segue a distanza. Portogallo, Finlandia e Danimarca sono considerate le nazioni leader del cambiamento, a partire dalle politiche intraprese per tempo dai rispettivi governi.
“I Paesi europei sono ancora assuefatti al carbone per la produzione di energia elettrica, ma le opportunità per la graduale eliminazione totale del carbone non sono mai state migliori”, dice Kathrin Gutmann, Coordinatrice delle politiche del carbone di CAN Europe. 'Le fonti rinnovabili sono in piena espansione e la domanda di energia sta scendendo, così le industrie stanno già perdendo miliardi di euro l'anno del loro patrimonio di carbone. Abbiamo bisogno di più governi che agiscano subito per sbarazzarsi del carbone. Il carbone è veramente il frutto avvelenato nella lotta contro il cambiamento climatico. Se l'Unione europea vuole essere leader nei negoziati internazionali sul clima, dovrà chiudere con il carbone“
Il parlamento norvegese ha già deciso che il fondo sovrano norvegese dovrà cedere i propri investimenti in diverse aziende di carbone in tutto il mondo, dopo mesi di proteste internazionali. 

Climate Action Network (CAN) Europe è la più grande coalizione d'Europa a lavorare sulle questioni climatiche ed energetiche. Con più di 120 organizzazioni in più di 30 paesi europei, l'Europa può lavorare per evitare pericolosi cambiamenti climatici e promuovere l'energia sostenibile e la politica ambientale in Europa. 
CAN Europe rappresenta 44 milioni di cittadini che sostengono il lavoro dei suoi membri.

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