Tratto da Greenreport
Papa Francesco, la quarta rivoluzione industriale e il World economic forum
«L’uomo deve guidare lo sviluppo tecnologico, senza lasciarsi dominare da esso!»
[22 gennaio 2016]
A Davos, in Svizzera, è in corso il World economic forum (Wef), che quest’anno ha per tema “Mastering the Fourth Industrial Revolution” (Padroneggiare la quarta rivoluzione industriale) e Papa Francesco ha inviato a Klaus Schwab, il presidente esecutivo del Wef, un messaggio nel quale si legge:
Le porgo i miei cordiali auguri per la proficua riuscita dell’incontro, che cerca di incoraggiare una continua responsabilità sociale ed ambientale mediante un dialogo costruttivo con responsabili di governo, dell’attività imprenditoriale e della società civile, nonché con distinti rappresentanti dell’ambito politico, finanziario e culturale.
Il sorgere della cosiddetta “quarta rivoluzione industriale” è stato accompagnato da una crescente percezione dell’inevitabilità di una drastica riduzione nel numero dei posti di lavoro. I più recenti studi, condotti dall’Organizzazione Internazionale per il Lavoro, indicano che attualmente la disoccupazione riguarda centinaia di milioni di persone. La finanziarizzazione e la tecnologizzazione delle economie nazionali e di quella globale hanno prodotto cambiamenti di ampia portata nel campo del lavoro. Le diminuite opportunità per un’occupazione vantaggiosa e dignitosa, insieme a una riduzione della copertura previdenziale, stanno causando una preoccupante crescita della disuguaglianza e della povertà in diversi Paesi. Emerge con chiarezza il bisogno di dar vita a nuovi modelli imprenditoriali che, nel promuovere lo sviluppo di tecnologie avanzate, siano anche in grado di utilizzarle per creare un lavoro dignitoso per tutti, sostenere e consolidare i diritti sociali e proteggere l’ambiente. L’uomo deve guidare lo sviluppo tecnologico, senza lasciarsi dominare da esso!....
Di fronte a cambiamenti profondi ed epocali, i leader mondiali sono chiamati alla sfida di assicurare che l’imminente “quarta rivoluzione industriale”, gli effetti della robotica e delle innovazioni scientifiche e tecnologiche non conducano alla distruzione della persona umana – ad essere rimpiazzata da una macchina senz’anima – o alla trasformazione del nostro pianeta in un giardino vuoto per il diletto di pochi scelti.
Al contrario, il momento presente offre una preziosa opportunità per dirigere e governare i processi in corso e per edificare società inclusive, basate sul rispetto della dignità umana, sulla tolleranza, sulla compassione e sulla misericordia. Vi esorto, pertanto, a riprendere nuovamente la vostra conversazione su come costruire il futuro del pianeta, la “nostra casa comune”, e vi chiedo di fare uno sforzo congiunto al fine di perseguire uno sviluppo sostenibile ed integrale.......
In questo senso, attraverso mezzi di dialogo preferenziali, il Forum Economico Mondiale può diventare una piattaforma per la difesa e la tutela del creato e per il raggiungimento di un progresso che sia «più sano, più umano, più sociale e più integrale» (Laudato si’, 112), anche con il dovuto riguardo per gli obiettivi ambientali e per la necessità di massimizzare gli sforzi al fine di sradicare la povertà, come stabilito nell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile e nell’Accordo di Parigi nel contesto della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici.
Francesco
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