Tratto da Agenzia Nova
New York, 22 gen (Agenzia Nova) -
La Corte d'appello del Distretto di Columbia ha respinto ieri il tentativo di 27 Stati e dozzine di attori economici di bloccare le nuove norme sulle emissioni inquinanti delle centrali termoelettriche a carbone approvate dall'amministrazione Obama, e che potrebbero innescare la chiusura di centinaia di questi impianti nei prossimi anni.
Lo riferisce il “New York Times”. Le nuove norme, varate la scorsa estate dall'Agenzia per la protezione ambientale (Epa), costituiscono il fulcro delle politiche climatiche del presidente Barack Obama, che col pronunciamento di ieri ha incassato un'importante vittoria. Gli oppositori del nuovo quadro normativo hanno infatti intentato una causa giudiziaria che la giustizia statunitense prenderà in esame soltanto a partire dal mese di giugno: i 27 Stati chiedevano che le nuove regole entrassero in vigore solo da allora.
Molti di questi Stati hanno economie significativamente dipendenti dall'industria del carbone, che negli ultimi anni ha già perso migliaia di posti di lavoro e collezionato una catena di bancarotte per l'effetto combinato delle politiche ostili dell'amministrazione e della competizione di fonti alternative come il gas naturale, ora a buon mercato.
La decisione di ieri impone agli Stati di attivarsi immediatamente per recepire le nuove norme, che puntano a ridurre l'inquinamento delle centrali termoelettriche esistenti del 32 per cento rispetto ai livelli del 2005 entro i prossimi 15 anni.
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