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16 febbraio 2016

TIRRRENO POWER : Sul documento dell’Istituto Superiore della Sanitàbastava informarsi..........

Immagine tratta da

Tratto da UOMINI LIBERI 
TIRRENO POWER
Per la terza volta viene riproposto il 
documento dell'ISS, poi ritrattato

Sembra che ogni 3-4 mesi uno di questi documenti di 
ISS,IST, ARPAL e ASL venga nuovamente rispolverato
 e riproposto come nuovo, per rimettere tutto in discussione.
 In realtà sono documenti già precedentemente 
confutati e ritrattati dagli stessi istituti.  
Ieri alle 19 circa ve ne è stato riproposto uno...
 per la terza volta, hanno nuovamente riproposto il
 documento del 28 gennaio 2014 dell'Istituto Superiore
 della Sanitàpoi ritrattato
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L'articolo tratta di una cosa vecchia, superata.  

Il documento dell'ISS a cui fa riferimento l’articolo è stato sminuito dagli stessi autori quando il Procuratore è andato a Roma per interrogarli e infatti non sono neanche indagati ....LEGGI

Tratto da Il secolo XIX del 29 gennaio 2015 

Tirreno Power, tutta la verità sul documento dell’Istituto di Sanità

G.Ciolina.
Savona - Ventotto gennaio, undici marzo, metà aprile: si tratta di tre date importanti nella vicenda Tirreno Power. Tre appuntamenti legati soprattutto alla querelle sollevata dal presidente della Regione LiguriaClaudio Burlando su un documento dell’istituto superiore di sanità e il cui contenuto avrebbe portato ad una conclusione differente rispetto alla consulenza di parte della procura dei periti Crosignani, Franceschi e Scarselli.
Ventotto gennaio 2014: è la data indicata sul parere redatto da Stefania Salmaso Loredana Musmeci, due funzionarie dell’Istituto e inviato al ministero della salute
 nel quale si muovono critiche metodologiche e non solo del lavoro dei tre esperti della procura savonese. Ed è a questo (di cui si aveva notizia) che probabilmente si riferisce il presidente Burlando quando sostiene di «conclusioni opposte tra procura e Iss».
 Ma da quella data di inizio 2014, successiva alla consegna della consulenza da parte della procura al Ministero, le cose sarebbero cambiate. Intanto a marzo il giudice delle indagini preliminari Fiorenza Giorgi ha sequestrato i due blocchi a carbone, ma soprattutto il pool inquirente (procuratore Francantonio Granero, il sostituto Chiara maria Paolucci, i carabinieri del Noe di Genova e la polizia giudiziaria del tribunale di Savona) è andato in missione a Roma per acquisire carteggi e soprattutto sentire tecnici e funzionari ministeriali dell’Ambiente e della Salute oltre che dell’Ispra. E proprio in quella tornata di audizioni sono state sentite le due firmatarie del parere. Ed è in quella fase che i vertici dell’Iss avrebbero chiarito la situazione (come anticipato martedì da Il Secolo), sottolineando di aver preso quella posizione su un’esame parziale della documentazione inviata dalla procura su più files e quindi con qualche problema di chiarezza. E di fatto promuovendo la consulenza.
Non è un caso che Stefania Salmaso e Loredana Musmeci non figurino nella lista delle persone indagate per disastro ambientale doloso in quanto le conclusioni a cui erano arrivate sarebbero partite da una base incompleta e quindi in completa buona fede. 
Come era stato sentito il presidente Burlando, ieri il cronista ha provato a contattare le due dirette interessate, ma la segretaria, con gentilezza, ha invitato a chiedere all’ufficio stampa per qualsiasi contatto. E di quell’atto, non specificamente secretato, c’è contezza nel fascicolo degli inquirenti.
                              

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