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07 aprile 2016

Proteste anti carbone in Bangladesh, 4 omicidi :migliaia di persone si oppongono a due mega centrali a carbone.

Tratto da Rinnovabili.it

Proseguono le manifestazioni nel Sud Est Asiatico

Proteste anti carbone in Bangladesh, 4 omicidi

  • Migliaia di persone si oppongono a due mega centrali a carbone che implicano sfratti e deforestazione. La polizia spara sui manifestanti
Si oppongono al carbone la polizia li ammazza 3

(Rinnovabili.it) – Una tra le panzane più colossali che vi racconteranno i difensori del carbone è questa: le comunità più povere e marginali del mondo hanno bisogno di questa fonte energetica capace di allacciare alla rete quelle aree rurali che oggi vivono in gravi condizioni igienico-sanitarie.
Questa retorica del buon samaritano, tuttavia, crolla miseramente dinanzi alle proteste contro gli impianti che in questi giorni scuotono uno degli Stati più derelitti del pianeta. In Bangladesh migliaia di persone sono scese in piazza anche ieri, violando il divieto di manifestare imposto dal governo.
 Sono uomini e donne pieni di rabbia ed orrore dopo che la polizia ha ucciso a colpi di arma da fuoco almeno 4 persone lunedì scorso, durante le proteste. I cittadini nella provincia di Bankshali, dove vivono 320 mila persone, si oppongono alla costruzione di due centrali a carbone cinesi. In migliaia si sono radunati nella città costiera di Gandamara per esprimere il dissenso verso questi grandi progetti, per fare spazio ai quali si prevede un aumento della deforestazione, la distruzione di templi e scuole e lo sfratto di molte migliaia di famiglie dalle zone agricole costiere.

Si oppongono al carbone la polizia li ammazzaCirca 100 persone, tra cui 11 poliziotti, si ritiene siano rimaste ferite durante i violenti scontri di questi giorni.
Il governo non ha prestato attenzione alle proteste degli abitanti del villaggio e l’amministrazione del distretto di Chittagong, che contiene la provincia di Bankshali, è rimasta in silenzio per mesi. Così i cittadini hanno deciso per la protesta di massa, che ha portato alla tragedia più grave nella storia degli omicidi legati al carbone.

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