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07 luglio 2016

Alessandro Mauceri :Gli effetti collaterali del ritorno al carbone

Tratto da Notizie geopolitiche.net

Gli effetti collaterali del ritorno al carbone

di C. Alessandro Mauceri –
Solo che questa volta lo si sta facendo coscienti che questa decisione avrà effetti devastanti sulla salute dell’uomo e sull’ambiente......
Dopo gli incontri di Parigi e di New York, dove praticamente nessuno dei paesi maggiori responsabili delle emissioni di CO2 ha ratificato l’accordo del COP21, era chiaro che ai paesi “sviluppati” e “industrializzati”, di ambiente, emissioni di CO2 e inquinamento non importava molto. L’ennesima conferma è venuta dalla decisione di realizzare un numero impressionante di nuove centrali a carbone. Oggi in tutto il mondo sono in atto progetti per costruire nuovi centrali a carbone: i tre quarti di quelle in Asia saranno costruite in Giappone, in Cina, in India, in Indonesia e in Vietnam. Ma anche nella “verde” Europa ne saranno realizzate, e parecchie: in Germania e Polonia, prima di tutto, e poi nel Regno Unito e perfino una in Italia. Recentemente il G7 ha stanziato ben 2,5 miliardi di dollari da destinare proprio alla produzione di energia elettrica utilizzando il carbone.
Il problema è che il carbone è una delle fonti energetiche maggiormente responsabili delle emissioni di gas inquinanti. E gli “effetti collaterali” sono noti. Un rapporto congiunto redatto da WWF, Climate Action Network, Heal (Alleanza per la salute e l’ambiente) e Sandbag ha analizzato l’impatto sulla salute di 257 centrali europee su 280 e ha confermato che la decisione di utilizzare il carbone come fonte energetica, è causa di 22.900 morti premature e di decine di migliaia di casi di malattie cardiache, bronchiti, tumori (nel 2013). “Oltre la metà delle morti premature nell’Ue dovute al carbone possono essere attribuite a 30 centrali”, si legge nel rapporto......
Ma non è questo il solo “effetto collaterale” causato dal carbone. Questo combustibile è stato responsabile del 18 per cento delle emissioni di gas serra dell’Ue. Inoltre tutti sanno che le risorse idriche (soprattutto quelle di acqua potabile) sono sempre più preziose, così come è risaputo che è in atto una corsa per evitare sprechi di acqua. Pochi sanno però che proprio il carbone è responsabile di enormi consumi di acqua. Il carbone consuma acqua direttamente: secondo un recente rapporto di Greenpeace, nel 2013 le 8.359 centrali elettriche a carbone esistenti nel mondo hanno consumato 19 miliardi di metri cubi di acqua dolce. Una quantità sufficiente a soddisfare le esigenze di oltre un miliardo di persone, un settimo della popolazione mondiale. Se a questo si aggiunge la quantità d’acqua necessaria per l’estrazione e il lavaggio del carbone, il consumo complessivo sale a 23 miliardi di metri cubi. Ogni singolo anno. Uno spreco di risorse idriche assolutamente inaccettabile. E questo problema, ancora una volta, non riguarda solo la Cina (alla fine del 2013 questo paese ospitava il 45 per cento delle centrali a carbone esistenti, per una capacità di 804 gigawatt), ma anche molti altri paesi al mondo.
Che la scelta del carbone come combustibile è sbagliata lo si sapeva da tempo: alcuni decenni fa l’Ue bandì un programma (destinato a paesi come la Germania, che facevano un uso smodato del carbone come fonte energetica) proprio per finanziare la chiusura e la riconversione delle miniere di carbone e delle centrali che lo utilizzavano. Nel 2013, la Banca europea per gli investimenti (Bei) dichiarò di voler adottare misure per eliminare il sostegno a centrali a carbone e lignite, limitandolo “solo in rare circostanze”.
Ma i problemi crescenti legati all’utilizzo delle centrali nucleari (i rischi che comportano sono decisamente inaccettabili, come hanno dimostrato i fatti) e la difficoltà a rifornirsi di gas e di petrolio, nonostante i prezzi diminuiti, ha spinto molti a cercare nuove fonti energetiche. 
Risultati immagini per promesse nel cestino
E, dato che le riserve di carbone in molti paesi (a cominciare dalla Germania) non mancano, tutte le promesse fatte a Parigi, a New York e in tutti gli incontri in cui si è parlato di “ambiente” sono finite nel cestino:d’un tratto, si è tornati a decidere di produrre energia elettrica con il carbone
Solo che questa volta lo si sta facendo coscienti che questa decisione avrà effetti devastanti sulla salute dell’uomo e sull’ambiente.

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