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15 febbraio 2017

Disastro nucleare a Fukushima: radiazioni altissime.La situazione è tutt'altro che risolta.

Tratto da Italia che Cambia 

Disastro nucleare di Fukushima: radiazioni altissime

A distanza di sei anni dal disastro nucleare, la situazione a Fukushima è tutt'altro che risolta. All'interno del reattore della centrale devastata dal terremoto-tsunami sono stati infatti registrati livelli di radiazioni talmente alti da essere letali persino per i robot.

Come ben noto, l’11 marzo 2011 a Naraha, cittadina giapponese che si trova nella prefettura di Fukushima, il terremoto e maremoto del Tōhoku ha causato quattro esplosioni alla centrale nucleare di Fukushima. I danni sono stati ingenti e la situazione non accenna a migliorare. Anzi, si è aggravata.

La Tokyo Electric Power (Tepco), la società che gestisce l’impianto, ha rilevato nel reattore numero due della centrale un livello così alto di contaminazione radioattiva da rendere difficile, se non impossibile, qualsiasi tentativo di salvataggio dell’area. E neppure i robot studiati per raggiungere il cuore del reattore in questione riescono a resistere alle radiazioni. Il 9 febbraio 2017 per la prima volta è stata infatti calata una macchina nel reattore due per realizzare un’analisi della situazione, ma è stata rimossa prima che terminasse il lavoro a causa dei danni riportati dalla videocamera.
radiazioni-fukushima
Nel cuore del reattore più danneggiato dal disastro sono stati registrati livelli di radioattività altissimi: cinquecentotrenta Sievert per ora, a fronte dei settantadue sievert registrati nel 2012. Per dare un’idea della situazione più chiara, un sievert è sufficiente a causare malattie, mentre cinque sievert potrebbero uccidere le persone che vi si espongono per un mese. Si tratta di rilevazioni fatte nella zona più danneggiata dalla centrale ma è ovvio che anche per quanto riguarda le zone circostanti la situazione è drammatica.

Prima di cedere, la videocamera installata ha filmato un buco di circa due metri di diametro e tracce di materia nera solida, probabilmente combustibile ormai esausto, alla base della struttura.Continua a leggere qui

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