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01 febbraio 2017

In autunno fissata l’udienza per il caso Tirreno Power.

Tratto da La Stampa
In autunno l’udienza per il caso Tirreno Power

È il termine fissato dal gup Francesco Meloni per dare il via all’udienza sul disastro ambientale e sanitario colposo a carico degli amministratori e direttori della centrale termoelettrica di Vado
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Giovanni Ciolina
Autunno: è quello il termine fissato dal gup Francesco Meloni per dare il via all’udienza sul disastro ambientale e sanitario colposo a carico degli amministratori e direttori della centrale termoelettrica di Vado di Tirreno Power. Ventisei persone in tutto, tra cui l’ex direttore generale Giovanni Gosio, l’ex capo centrale Pasquale D’Elia e tutta una serie di amministratori che si sono succeduti nei vari consigli d’amministrazione di Tirreno Power.

Il gup Meloni avrebbe fissato anche la data precisa riservandosi però di comunicarla prima agli imputati. Di certo c’è che la maxi inchiesta avviata dall’ex procuratore Francantonio Granero e portata avanti dal procuratore Alessandro Ausiello, coadiuvato dal sostituti Daniela Pischetola e Vincenzo Carusi, approderà al gup dopo lo stop delle vacanze estive.

Per l’accusa i 26 imputati avrebbero omesso «l’adozione di tutte le cautele gestionali ed impiantistiche rese possibili dalle migliori tecnologie disponibili per ridurre gli effetti inquinati», non ottemperando le prescrizioni imposte dalle autorizzazioni e presentando istanze per tenere in esercizio i gruppi a carbone che come puntualizza il procuratore Ausiello «il funzionamento era destinato a cessare tra il 2018 e il 2020». Restano invece in sviluppo i filoni riguardanti il presunto omicidio colposo, ipotesi per la quale la procura ha avviato ulteriori accertamenti per dare un nome e un volto alle eventuali vittime dell’inquinamento, mentre nelle stanze romane della Procura è stato trasferito il filone del presunto abuso d’ufficio di politici (ex governatore ligure Claudio Burlando in testa) e sindaci in riferimento all’approvazione della nuova Aia del 2014. La Procura savonese ha trasferito gli atti per competenza.

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