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16 marzo 2017

Responsabilità ambientale, cittadini stanchi di ‘sborsare’ dalle proprie tasche: chi inquina deve pagare.

Responsabilità ambientale, cittadini stanchi di ‘sborsare’ dalle proprie tasche: chi inquina paga.

E’ quanto dichiarato da Laura Ferrara in un workshop tenutosi in Parlamento sulla responsabilità ambientale in materia di prevenzione e riparazione del danno ambientale.


BRUXELLES – “I cittadini sono stanchi di dovere sempre pagare di tasca propria con le tasse o, peggio, rimettendoci la salute, per i danni all’ambiente causati dalle industrie inquinanti. Per questo ci stiamo impegnando per fare capire all’Europa che chi inquina deve pagare”, è quanto afferma l’eurodeputata M5S Laura Laura FerraraFerrara, al termine del workshop sull’implementazione della direttiva sulla responsabilità ambientale in materia di prevenzione e riparazione del danno ambientale che ha organizzato ieri al Parlamento europeo di Bruxelles. “Dopo un primo scambio di vedute con la Commissione europea e con i colleghi parlamentari, ho ritenuto utile e opportuno coinvolgere esperti del settore, di tutta Europa, per raccogliere i diversi punti di vista, le critiche, le proposte e le best practices – ha dichiarato Laura Ferrara, che è relatrice per la commissione giuridica del rapporto di implementazione della direttiva sul danno ambientale.- Abbiamo trattato diversi aspetti della direttiva e sono emerse le criticità ma anche diversi spunti per un intervento migliorativo della stessa.
In particolare è stata condivisa la necessità di non lasciare solo nelle mani della politica le questioni ambientali. Occorre infatti un più ampio coinvolgimento di esperti, giuristi, comunità scientifica e non ultimo, dei cittadini. Ho voluto anche portare all’attenzione del Parlamento europeo, la drammatica esperienza vissuta dai cittadini di territori deturpati dai disastri ambientali, come la Calabria......
Fra le proposte dei relatori, che proveremo ad inserire nel rapporto che presenterò al Parlamento europeo – ha dichiarato l’eurodeputata M5S -vi sono:
la creazione di un Fondo per la tutela dell’ambiente dai danni causati dall’attività industriale;
l’introduzione di un registro obbligatorio delle industrie potenzialmente pericolose per l’ambiente, ai sensi della direttiva;
– una banca dati aggiornata dei danni ambientali;
la promozione della cultura della prevenzione del danno ambientale, attraverso una sistematica campagna di informazione;
– la previsione di sgravi fiscali o altre forme di premialità per le aziende che si impegnano con successo nella prevenzione dei danni ambientali;
– l’introduzione di un’autorità indipendente titolare dei poteri di gestione, controllo nonché dei poteri sanzionatori attribuiti dalla direttiva;
– la previsione di adeguate garanzie finanziarie (assicurazioni) per scongiurare il rischio che le aziende responsabili del danno finiscano per non pagare, vanificando il principio chi inquina paga.
“L’inquinamento della biosfera, come ci ha ricordato il Dott. Ernesto Burgio, presidente del comitato scientifico internazionale dell’ISDE (Società Internazionale dei Medici per l’Ambiente), sta ormai modificando irrimediabilmente l’epigenoma, ovvero il software che governa il nostro DNA, con conseguenze drammatiche per l’intera popolazione umana, ma soprattutto per i bambini. Tutto questo  – ha concluso Laura Ferrara – ci impone di rafforzare più che mai il nostro impegno a tutela della salute e dell’ambiente per scongiurare che a pagare per i danni ambientali siano sempre direttamente o indirettamente i cittadini”.

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