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07 maggio 2017

Qualità dell'aria: salute a rischio, ma l’Europa cosa fa?

Tratto da investireoggi

Qualità dell'aria: salute a rischio, ma l’Europa cosa fa?

Qualità aria, sempre più compromessa, le organizzazioni che rappresentano i pazienti di asma, chiedono che l'Europa rispetti gli impegni presi.

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La qualità dell’aria sempre più compromessa, la salute dei cittadini a rischio. L‘Europa colpevole di ignorare il fenomeno dell’inquinamento atmosferico che costituisce un problema rilevante per la salute pubblica di intere nazioni, causa effetti patologici soprattutto a carico dell’apparato respiratorio, maggiormente esposto, rispetto ad altri organi, alle sostanze inquinanti e ai loro effetti.
L’Europa rispetti gli impegni presi
Le organizzazioni che rappresentano i pazienti di asma (patologia legata all’inquinamento atmosferico) hanno invitato tutti i governi UE, a rispettare gli impegni presi e proteggere la salute dei cittadini in riferimento alla “qualità dell’aria”.

Inquinamento atmosferico ed effetti sulla salute
Negli ultimi anni si è avuto un incremento del fenomeno non solo nelle città altamente industrializzate e densamente popolate, ma anche nei piccoli centri. Il Comitato Ambiente e Salute della European Respiratory Society (ERS) ha realizzato l’opuscolo “Air Quality and Health“, una raccolta formula da tutti gli esperti europei in materia di qualità dell’ aria e salute dei polmoni. Nasce con l’obiettivo di fornire ai medici specializzati in malattie dell’apparato respiratorio gli strumenti necessari per valutare l’esposizione all’inquinamento atmosferico e ai suoi effetti sulla salute.

L’Europa colpevole di ignorare la nostra salute

L’Unione Europea nel dicembre 2016, ha adottato la nuova direttiva sui limiti nazionali di emissioni (NEC), che stabilisce limiti più rigorosi su principali inquinanti in Europa. In particolare, la nuova proposta di direttiva:
  • chiede agli Stati membri di limitare le emissioni annue di sei inquinanti al fine di ridurre le le emissioni di gas a effetto serra applicabili dal 2020 e dal 2030;
  • precisa le fonti di emissione da non prendere in considerazione;
  • impone agli Stati membri di adottare, attuare e aggiornare periodicamente i rispettivi programmi nazionali di controllo dell’inquinamento atmosferico;
  • impone agli Stati membri di monitorare le emissioni di inquinanti atmosferici e di preparare e trasmettere aggiornamenti inventari e proiezioni nazionali delle emissioni;
  • impone agli Stati membri di monitorare, gli impatti negativi dell’inquinamento atmosferico sugli ecosistemi acquatici e terrestri, ove possibile;
  • promuove la cooperazione con i paesi non appartenenti all’UE e le organizzazioni internazionali per migliorare la lotta alle emissioni di inquinanti atmosferici a livello mondiale.
Inoltre ciascun programma nazionale di controllo dell’inquinamento atmosferico, dovrà essere continuamente monitorato con inventari e proiezioni nazionali sulle emissioni.

Fine 1° parte. Vai a pagina 2

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